L'ANGOSCIAPESCARA Terzo piano, ospedale Santo Spirito di Pescara. Reparto di Pediatria. Se può esistere uno stato d'animo che si chiama felicità angosciosa abita qui, dentro e...
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Il maledetto martedì
Franco torna con le mente a martedì scorso, ovvero alle ore precedenti alla partenza: «Nevicava tanto. E pregavo perché non partissero: quel tempaccio mi spaventava. Alla fine hanno deciso di andare dopo le rassicurazioni ricevute da parte del personale dell'albergo». Che ha spiegato ai giovani coniugi (lui 41 anni, lei 36), da qualche anno residenti a Osimo, come le strade venissero pulite ogni giorno. «Mi raccontano che una coppia di amici doveva essere con la famiglia di mio figlio, ma alla fine hanno deciso di restare a casa. E loro si sono salvati. Dino e Marina, invece, li ho visti l'ultima volta due domeniche fa: eravamo a casa dei genitori di lei, dove stavamo festeggiando i sette anni di Samuel. Erano felicissimi, come al solito».
Parola d'ordine, crederci
Ma questo è il passatoc. «Ce la possono fare - continua Franco -. D'altronde, secondo il parere di esperti, in determinate circostanze si può sopravvivere lì sotto anche nove o dieci giorni». L'effetto igloo, la possibilità che si siano formati degli spazi sotto le macerie è fondata. Giovedì sera non c'erano speranze, venerdì il cielo si è riaperto. «Speranza, tanta speranza fino alla fine», ribadisce il concetto Giuseppe Serraiocco, il fratello di Marina. Eseguono ciecamente gli amici. I poliziotti di Osimo, colleghi di Dino, hanno portato a Samuel le amate costruzioni Lego in reparto. Gli amici di Chieti, invece, avevano organizzato una fiaccolata in zona Sacro Cuore per le 21. Maria Elena Carulli, amica di infanzia di Dino, promuove e firma la speranza. «I ragazzi del muretto sono tutti invitati a partecipare . Ragazzi, siamo sicuri che Dino, Samuel e Marina sentiranno il nostro calore e torneranno. Lo so». Alle 20 si sparge la voce che il corteo non è stato autorizzato. Sui Social si va avanti: «La fiaccolata si fa».
a. t.
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Corriere Adriatico