«In corsa da soli ma con orgoglio»

«In corsa da soli ma con orgoglio»
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LE ELEZIONI
FERMO La voce circolava da un po'. Aveva preso corpo quando sui social erano comparse alcune foto. Ieri c'è stata la presentazione ufficiale di Lorenzo Giacobbi a candidato sindaco della Lega. Parla per ultimo il 36enne ex priore di contrada Fiorenza. Apre le danze il capogruppo in Consiglio, Gianluca Tulli, che, fino all'ultimo, ha provato senza riuscirci a trovare una sintesi con gli altri partiti di centrodestra. Saltata pure l'alleanza con i civici, alle amministrative la Lega si presenterà, dunque, da sola.

Le colpe
«Se il centrodestra non va unito dice Tulli non è colpa nostra. Sono stati fatti accordi personalistici che ben poco hanno a che fare con la politica onesta e corretta. Fermo si appresta a una campagna elettorale mascherata dietro un civismo puro che non lo è. Il progetto del sindaco di fare piazza pulita è stato tradito. Il civismo è un valore aggiunto, specialmente in un capoluogo provincia. La città deve avere una connotazione politica, perché i risultati si ottengono con le forze politiche dietro le spalle. Questa è stata l'amministrazione delle feste in centro, mentre le periferie, al di là dell'ordinario, sono state abbandonate». Orfana di Forza Italia e Fratelli d'Italia, che hanno scelto di non presentare il simbolo e di appoggiare il sindaco uscente, la Lega si propone come unica forza di centrodestra in campo. Della partita, come anticipato nei giorni scorsi, farà parte Luciano Romanella.
Il periodo
«Per noi spiega l'ex assessore , la campagna elettorale è finita. Presentando la sua lista, la Lega ci ha messo la faccia e ha vinto perché ha portato avanti un discorso di coerenza e ideologia di centrodestra, tenuto alto da 33 eroi (i candidati in lista, che saranno presentati dopo Ferragosto, ndr)». Sulla stella linea il commissario provinciale Mauro Lucentini. «Il compito è arduo dice ma non impossibile. Non è facile presentarsi in Regione con il centrodestra unito e, a Fermo, vedere alcuni partiti far parte della competizione sotto mentite spoglie. Calcinaro ha fatto il suo gioco. Se ci troviamo qui, soli, è perché qualcuno non ha avuto il coraggio di metterci la faccia, scappando o non dichiarandosi interessato al nostro progetto». Poi tocca al candidato sindaco. «Sono sempre stato di centrodestra esordisce Giacobbi , ma non mi sono mai potuto esporre perché il ruolo di priore è incompatibile con qualsiasi altra carica». «Mi candido prosegue perché sono un fermano che si è sempre speso per la sua città».
I valori
E ancora: «Puntiamo su coerenza, identità e valori. Saremo punto di riferimento per chiunque vorrà credere in noi». Valore Fermo è il motto della lista, perché «Fermo ha valori imprescindibili sui quali va creata una progettualità seria». Il programma elettorale è in via di definizione. Un tema chiave sarà il ruolo che la città dovrà ricoprire a livello territoriale. «Fermo spiega Giacobbi deve tornare punto di riferimento per tutto il territorio. Per farlo, bisogna ricreare quel dibattito che è scemato. Riportare la discussione in Consiglio, più che nei bar e sui social. Metterci la faccia è importante, perché gli slogan, alla prima folata di vento, svaniscono».

Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico