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ANCONA A Palombina Nuova, sotto gli ombrelloni già quasi tutti occupati, guardano il display degli smartphone sperando che arrivi al più presto - magari già questa mattina - il messaggino del Comune che annuncia la fine del divieto di balneazione, anche se l'acqua è già trasparente da un paio di giorni. Al Passetto hanno finito di levigare la spiaggia, spianando le dune di ghiaia con le ruspe, e i bagnanti si godono il sole aspettando di veder montata, già domani, la rampa che consentirà l'accesso in mare anche ai disabili. Portonovo gonfia i parcheggi e aspetta l'ultimo lifting, con il ripascimento in programma a metà giugno, per tirare a lucido la baia per l'estate che verrà. Persino a Mezzavalle, la spiaggia più selvaggia del Conero, si sta compiendo il mezzo miracolo di veder realizzati i nuovi bagni pubblici attesi da almeno tre anni, che dovranno essere pronti per il 19 giugno.
Dopo gli acquazzoni
Nel weekend più caldo di maggio, che sa d'anticipo d'estate, rispunta l'ottimismo degli operatori balneari dopo gli acquazzoni di inizio settimana che avevano fatto scattare a Palombina Nuova e in altri due brevi tratti di litorale il divieto di balneazione per gli sversamenti dai fossi scolmatori avvenuti tra martedì e mercoledì. «Siamo in attesa della revoca che potrebbe arrivare domani mattina (oggi, ndr) per salvare almeno la domenica - diceva ieri Marco Calbucci, presidente della cooperativa bagnini Palombina - , dipende se l'Arpam ha fatto il prelievo nelle 24 ore, perché in tutto ne devono trascorre 72. La beffa è che l'acqua è pulitissima, io faccio l'istruttore di kite surf e vedo i fondali con un mare trasparente. Speriamo si riesca ad accorciare i tempi del divieto come a Rimini».
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Corriere Adriatico