IL RICORSO

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Rigettata la richiesta di concessione degli arresti domiciliari per Francesca Angiulli e Giuseppe Spagnulo, i coniugi rinviati a giudizio per l'omicidio di Antonio Cianfrone. Il...

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Rigettata la richiesta di concessione degli arresti domiciliari per Francesca Angiulli e Giuseppe Spagnulo, i coniugi rinviati a giudizio per l'omicidio di Antonio Cianfrone. Il gup Rita De Angelis ha sciolto ieri la riserva dopo che i difensori della coppia, gli avvocati Alessandro Angelozzi e Felice Franchi, nel corso dell'udienza preliminare, avevano chiesto la concessione dei domicialiari anche con l'uso del braccialetto elettronico per evitare i pericoli di fuga. Il pubblico ministero, Umberto Monti, aveva manifestato il proprio parere negativo e così il giudice per le udienze preliminari si era riservata cinque giorni di tempo per meglio valutare il da farsi e poi pronunciare la sua decisione in merito. Giovedì scorso, al termine dell'udienza, il gup aveva disposto il rinvio a giudizio per moglie e marito accusati di omicidio premeditato dell'ex vice comandante della caserma dei carabinieri di Monsampolo ucciso a colpi di pistola il 3 giugno dello scorso anno mentre faceva jogging sulla pista ciclabile di Pagliare e fissato l'inizio del processo a loro carico per l'8 luglio avanti alla Corte d'assise di Macerata. Francesca Angiulli e Giuseppe Spagnulo si sono collegati in via telematica, rispettivamente dalla casa circondariale di Teramo e da quella di Marino del Tronto dove sono attualmente detenuti, per rilasciare dichiarazioni. Fino ad ora, i coniugi hanno sempre sostenuto di non essere stati loro ad uccidere Cianfrone e di trovarsi, quel giorno, nelle vicinanze del luogo del delitto perchè erano andati a cercare un paio di occhiali che avevano perso il giorno precedente durante un passeggiata vicino al fiume. Per gli inquirenti, invece, non ci sono dubbi: a compiere l'omicidio è stato Giuseppe Spagnulo che dopo aver raggiunto insieme alla moglie la pista ciclabile in sella alla motocicletta, si è nascosto e ha atteso l'arrivo di Cianfrone che stava facendo jogging e sparagli più colpi di pistola.

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Corriere Adriatico