IL REPORTAGE MACERATA Un quartiere tranquillo e vivibile, molto spazio verde

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IL REPORTAGEMACERATA Un quartiere tranquillo e vivibile, molto spazio verde ma una viabilità del tutto inadeguata rispetto alla crescita della zona e che non fa sentire sicuri i...

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IL REPORTAGE
MACERATA Un quartiere tranquillo e vivibile, molto spazio verde ma una viabilità del tutto inadeguata rispetto alla crescita della zona e che non fa sentire sicuri i residenti. Il quartiere di Corneto è senza dubbio una delle zone più residenziali del capoluogo ma, nonostante ciò, i residenti hanno da dire la loro soprattutto sul traffico impazzito che, in passato, è stato la causa di incidenti stradali gravi. «I marciapiedi sì sono stati rifatti, ma non sono proprio il massimo nonostante sia chiaro che la larghezza della carreggiata è quella che è spiega Giorgio Polidori, un residente -. Il problema qui a Corneto è il traffico che, nelle ore di punta, è micidiale. Delle volte vediamo passare una decina di auto fino alle sei di sera ma dopo quell'orario le vetture diventano centinaia. Lo stesso avviene la mattina dalle 8 alle 9 e all'ora di pranzo dalle 12 alle 13. Guidano tutti come pazzi e ci sarebbe bisogno di installare qualche rilevatore di velocità per multare tutti quelli che superano i limiti. All'incrocio con il campetto del Santissimo Sacramento ci sarebbe anche il limite di 30 chilometri orari ma non lo rispetta mai nessuno. Molte persone sono state investite; una delle ultime la signora che abita nella casa davanti alla rotonda, messa sotto da una macchina lo scorso luglio, che è rimasta paralizzata. Dobbiamo trovare un modo per allargare questa strada che è davvero troppo stretta o comunque eliminare il passaggio a livello in via Roma per evitare che le auto passino tutte qui visti i rallentamenti dall'altra parte».

La sicurezza
Sulle strutture del quartiere Polidori crede che sia preferibile «fare una maggiore manutenzione soprattutto nello spazio del teatrino all'aperto che in passato è stato protagonista di una causa tra il Comune e i costruttori e che è rimasto così ha spiegato -. Se venisse riqualificato potrebbe rappresentare anche un deterrente per degli strani giri che ci sono lì e nel parco adiacente durante la notte». Strani giri confermati anche da Daniele Savi, titolare dell'unico esercizio commerciale del quartiere, la tabaccheria all'inizio di via Cincinelli. «Mi è capitato in passato che la polizia venisse a chiedermi se conoscevo alcune persone che erano già state tenute sotto controllo ha raccontato -. Piacerebbe a tutti avere una pattuglia ventiquattro ore su ventiquattro nel quartiere ma sappiamo benissimo che non è possibile e che ci sono delle zone della città che hanno bisogno di maggiore controllo rispetto a Corneto che, tutto sommato, è abbastanza tranquillo. Lo dico nonostante io abbia subito in passato un furto e un tentativo di furto; nel primo caso (2018, ndr.) hanno tagliato la serranda con delle cesoie e sono riusciti a mettere a segno il colpo mentre nel secondo (2011, ndr.) sono riuscito a mettere in fuga il ladro che era entrato in tabaccheria a volto scoperto». Savi è soddisfatto per i nuovi marciapiedi. «La carreggiata è stretta e diventa un imbuto nelle ore di punta ma di certo i marciapiedi hanno dato una maggiore sicurezza ai pedone che prima camminavano a raso terra».
Il commercio

«Corneto è un quartiere ben collegato e ben servito» per Lucio Antognozzi. «Mancano però delle attività commerciali ha sottolineato -. Prima c'erano un alimentari, un frutta e verdura e una macelleria; ora, vista la vicinanza dell'ipermercato, le attività piccole non ci sono più e hanno chiuso. Considerando però che ci sarebbero anche dei locali sfitti, in aree del quartiere in cui ci sono parecchi posteggi, non sarebbe una brutta idea investire qui».
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Corriere Adriatico