IL REPORTAGE MACERATA A distanza di un ventennio il riferimento ad evitare equivoci

IL REPORTAGE MACERATA A distanza di un ventennio il riferimento ad evitare equivoci
IL REPORTAGEMACERATA A distanza di un ventennio il riferimento ad evitare equivoci è solo numerico dall'avvio di quel decentramento che ha sostanzialmente desertificato il centro...

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IL REPORTAGE
MACERATA A distanza di un ventennio il riferimento ad evitare equivoci è solo numerico dall'avvio di quel decentramento che ha sostanzialmente desertificato il centro storico togliendo uffici pubblici, banche, negozi e studi professionali a vantaggio della periferia e di Piediripa, il presidente della Provincia Antonio Pettinari nei giorni scorsi ha firmato il primo atto di un ritorno annunciando che i settori Urbanistica e Ambiente troveranno collocazione in alcuni palazzi del centro di proprietà della Provincia.

Il ritorno
Sono 42 i dipendenti della Provincia che per lavoro torneranno a frequentare il centro storico. Un piccolo grande passo che segna una inversione di tendenza. Di sicuro verrà occupato il palazzo Mattei in corso della Repubblica mentre per la seconda sede restano in ballo il Palazzo degli Studi che occupa già l'Ufficio tecnico e una palazzina di via Armaroli. Per un paio di edifici che ritrovano vita, ce ne sono molti altri sprangati da decenni ed altri sottoutilizzati.
Il declino
La serie non può che iniziare con l'edificio simbolo del declino del centro, la monumentale ex sede di Bankitalia che è chiusa da dieci anni e produce solo spese di manutenzione. All'inizio la valutazione dell'immobile era stata di una cinquantina di milioni di euro, da allora qualche richiesta di informazioni e zero offerte concrete. Ora pare si parla di otto milioni per la vendita. Bankitalia ha sempre ribadito la volontà di vendere l'immobile nella sua interezza, nessuna cessione di singole unità. L'ex sede di Bankitalia occupa un intero isolato in pieno centro storico e le ripercussioni negative derivanti dalla chiusura coinvolgono il tessuto sociale ed economico della città.
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Corriere Adriatico