IL QUARTIERE MACERATA Una zona di Macerata abitata da famiglie benestanti. Ville

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IL QUARTIERE
MACERATA Una zona di Macerata abitata da famiglie benestanti. Ville e case unifamiliari, in un quartiere residenziale in cui regna la tranquillità. A squarciare il silenzio che caratterizza Borgo Santa Croce, ieri mattina, sono state le sirene di 118 e vigili del fuoco e l'intervento delle Volanti della polizia.

Davanti agli occhi di soccorritori e forze dell'ordine si è materializzata la scena choc di tre corpi in avanzato stato di decomposizione. È la tragica (e misteriosa) fine della famiglia Canullo. Il padre Eros, la moglie Angela Maria Moretti e il figlio Alessandro sono stati trovati senza vita in due diverse stanze della casa. La tragica notizia ha lasciato tutti sotto choc.
Le reazioni
Tre gerbere arancioni e un biglietto: «Che possiate riposare in pace». Nel primo pomeriggio di ieri dei vicini di casa hanno portato dei fiori accanto al cancello dell'abitazione dove è stato fatto il terribile ritrovamento. Jerry Patassi e il padre Daniele, ancora scossi per quanto appreso poco prima, hanno voluto lasciare un piccolo pensiero a quei vicini «riservati e cordiali» che abitavano poco più su della loro attività, il ristorante Officina.
«Noi da 12 anni siamo qua ha detto commosso Daniele Patassi -, uscivano poco perché avevano problemi con il figlio, tant'è che quando uscivano in auto guidava il padre, ma quando ci incontravamo ci salutavamo».
Il racconto
«Tutte le estati - ha continuato Patassi - andavano al mare, a Porto Recanati. Noi non vedendoli avevamo pensato che come tutti gli anni fossero andati al mare, per questo motivo non ci siamo preoccupati. Era una cosa ordinaria. Oggi la notizia ci ha sorpreso e addolorato. L'ultima volta che li ho visti è stato sicuramente ad aprile, probabilmente anche a maggio». Ma per il resto, lungo la strada che sovrasta via Ghino Valenti, quasi tutti conoscevano i Canullo soltanto di vista.
Il rapporto
«Erano persone molto riservate - racconta una vicina -. Spesso in passato vedevo Eros, insieme al figlio, a messa nella chiesa dell'Immacolata. Ma non li incontravo più da diverso tempo. Gente tranquilla, sempre cordiale, ma di poche parole. Siamo sconvolti per quello che è accaduto».
Una vita solitaria quella della famiglia Canullo, tant'è che per accorgersi della morte di Eros, Alessandro e Angela Maria ci sono voluto mesi, pure in una zona come quella di Borgo Santa Croce dove quasi tutti si conoscono.
Daniel Fermanelli

Benedetta Lombo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico