Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato formalmente all'Autorità

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato formalmente all'Autorità
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato formalmente all'Autorità di Sistema Portuale la disponibilità a finanziare con 40 milioni l'ampliamento dello...

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Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato formalmente all'Autorità di Sistema Portuale la disponibilità a finanziare con 40 milioni l'ampliamento dello stabilimento Fincantieri che permetterebbe di produrre navi con una stazza di 100 mila tonnellate. Alcuni giorni fa il Mit ha inviato una lettera all'Adsp con cui ha comunicato la prospettiva di un possibile finanziamento che verrà confermato sulla base di un'istruttoria che valuterà tutti i requisiti.

I documenti
Ora l'Autorità di Sistema Portuale sta preparando la documentazione che il Mit ha chiesto proprio per fare l'istruttoria. Dopodiché se l'esito sarà positivo, il Ministero confermerà il finanziamento con un decreto. Altri 40 milioni invece li metterà Fincantieri, perché l'investimento complessivo per l'ampliamento è di 80 milioni. L'ampliamento dello stabilimento, dove potrebbero trovare posto altre mille persone oltre alle 3 mila ora occupate, potrebbe essere realizzato in due-tre anni. Come aveva spiegato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Rodolfo Giampieri, durante il recente varo della nave Silver Moon realizzata da Fincantieri, «il progetto è all'esame dell'Avvocatura dello Stato che valuterà se Fincantieri possa essere l'ente appaltante, in modo che possa fare le gare e gestire i tempi. Penso che questa sia la soluzione migliore, in modo che Fincantieri gestisca tutto attraverso un finanziamento dato in base allo stato di avanzamento dei lavori».
I progetti

L'ampliamento dello stabilimento di Ancona però non è l'unico progetto sull'area portuale che è al centro di alcune trasformazioni. Ci sono almeno altri quattro nodi da sciogliere per disegnare un nuovo scalo protagonista dal punto di vista economico ma anche per migliorare il rapporto porto-città. Dopo la demolizione con abbattimento meccanico e microcariche esplosive dei 34 silos in concessione a Silos Granari della Sicilia srl, entro ottobre partirà la demolizione dei restanti 12 silos del concessionario Sai srl. L'intera operazione permetterà di avere a disposizione, entro la fine dell'anno, una banchina di circa 350 metri, con una retro banchina di 33 mila metri quadrati, che insieme all'area ex Bunge, sulla quale l'Adsp sta procedendo per l'acquisizione, di ben 49 mila metri quadrati, creerà uno spazio complessivo di 82 mila mq, una grande opportunità per lo sviluppo delle attività portuali. È invece in fase di conclusione la progettazione definitiva della ristrutturazione del mercato ittico, redatta dal raggruppamento temporaneo di professionisti Acale srl, Gea società cooperativa e Acale studio associato di Ancona, che si è aggiudicato a gennaio il bando per l'ammodernamento dell'edificio ideato da Gaetano Minnucci, dove oggi si svolgono le attività di vendita all'asta del pesce. L'intervento (2,6 milioni di euro) ha lo scopo di ristrutturare e qualificare l'edificio ammodernando lo spazio per l'attività di vendita dei prodotti ittici e prevedendo la creazione di aree con funzione ricreativa e turistica così da poter utilizzare il mercato ittico durante l'arco di tutta la giornata.
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Corriere Adriatico