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PESARO Opere pubbliche nel guado a Pesaro tra un'Amministrazione in chiusura e una futura che uscirà dal responso delle urne. Alcune, con i cantieri aperti, andranno avanti a prescindere dall'esito del voto, altre, anche se con lavori già iniziati, potrebbero invece essere messe in discussione da chi sarà il nuovo sindaco e la nuova Amministrazione. La bretella di Muraglia e la nuova scuola di via Lamarmora a Pantano, per esempio, non si toccano così come anche il vecchio palas, futuro Pala Scavolini, nonostante i ritardi e anche l'ex Tribunale, che necessiterà comunque di una nuova gara d'appalto. Ma il futuro del bocciodromo, così come anche quello del secondo casello, potrebbe essere segnato dal voto. Quanto alla nuova Questura il ministro Salvini quando è arrivato a Pesaro un paio di settimane fa ha detto che sarebbe stata pronta tra due anni preferendo sorvolare sull'ubicazione, il vero nodo del contendere tra l'attuale maggioranza e l'opposizione. La campagna elettorale ieri sera a mezzanotte è ufficialmente finita, oggi giornata di silenzio e ora la parola passa ai cittadini che domani saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco di Pesaro e di conseguenza l'Amministrazione che guiderà per 5 anni la città. Una scelta dalla quale dipenderà anche il destino di una serie di opere pubbliche cittadine che potremmo definire ora collocate nella terra di mezzo: in alcuni casi progettate, in altri già finanziate, o con cantieri appena avviati o comunque arrivati già a buon punto. Almeno quattro interventi resteranno al loro posto qualunque sia il risultato. Su tutti, la circonvallazione di Muraglia: è vero che i cantieri sono ancora all'inizio, con la bonifica bellica e la pulizia dell'area degli orti, oltre alla ricerca delle linee elettriche e telefoniche che dovranno essere spostate.
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Corriere Adriatico