IL DEGRADO ASCOLI Ascoli tra le erbacce. La città di travertino successivamente

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IL DEGRADO ASCOLI Ascoli tra le erbacce. La città di travertino successivamente al lockdown è inevitabilmente diventata più trascurata. Ma se la rinascita sembra essere...

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IL DEGRADO
ASCOLI Ascoli tra le erbacce. La città di travertino successivamente al lockdown è inevitabilmente diventata più trascurata. Ma se la rinascita sembra essere affidata al turismo, allora la brutta cartolina per i visitatori deve cambiare urgentemente aspetto. La vegetazione incolta si è fatta strada tra i monumenti come la chiesa dell'Angelo Custode o le mura del Ponte Romano di Borgo Solestà e adesso è praticamente ovunque. Dalla Chiesa di San Francesco alla torre degli Ercolani sino alle mura di cinta di Porta Romana, solo per citare alcuni esempi. Il pittoresco quartiere della Piazzarola da troppo tempo ormai è invaso a piante che crescono spontaneamente, così come la romantica via delle Stelle nota come Rrete li Mierghie. Ma anche in prossimità di un busto realizzato recentemente come quello dedicato al Venerabile Francesco Antonio Marcucci in via Ceci spuntano erbacce selvatiche. In queste ultime ore, quando i primi visitatori provenienti da fuori provincia sono tornati a mettere piede in città, il colpo d'occhio è stato impietoso, soprattutto perché immortalato dall'obiettivo di cellulari e macchine fotografiche in cerca di bellezze delle Cento Torri da conservare. I visitatori hanno sottolineato la necessità di nuovi interventi di pulizia prima dell'arrivo della bella stagione e dei corposi flussi turistici. L'invasione delle erbacce sta diventando preoccupante perché colpisce sempre più frequentemente i tanti edifici storici che il terremoto ha reso inagibili e quindi abbandonati dai proprietari. Questi fenomeni spontanei, che creano disordine e testimoniano una rilevante incuria, devono essere al più presto arginati. In diversi punti, le erbacce invadono a tal punto la visuale complessiva degli angoli più belli della città da risultare fastidiosi, sino ad impedire ai turisti una vista completa delle opere d'arte e delle storiche rue. La vegetazione inoltre, nel loro insediarsi pesantemente in edifici e nei monumenti scolpiti sul travertino, alla lunga potrebbe generare anche problemi strutturali. Il sindaco Marco Fioravanti, ha promesso di interessarsi al più presto al problema e di poter dare vita ad interventi che possano rendere giustizia a quelle che rappresentano le attrattive maggiori della città. Affinché con l'arrivo dell'estate e delle presenze di turisti e visitatori il cuore del capoluogo piceno possa essere con i suoi monumenti il migliore dei biglietti da visita .

Filippo Ferretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico