IL DEGRADOANCONA Fa un certo effetto immaginare che qui, in futuro, passerà una pista ciclabile destinata a collegare Marina Dorica agli Archi. C'è questo progetto nei pensieri...
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ANCONA Fa un certo effetto immaginare che qui, in futuro, passerà una pista ciclabile destinata a collegare Marina Dorica agli Archi. C'è questo progetto nei pensieri del Comune che sogna una via Mattei levigata con nuovi asfalti, parcheggi ampi e comodi e una viabilità più green. Ma intanto, la realtà è ben più grigia e fotografa il caos totale che scoppia nell'orario di punta, fra le 12,30 e le 14,30 (ma non solo), quando decine di tir sbarcano dai traghetti e qualche centinaia di lavoratori staccano per la pausa pranzo.
Gli slalom
È in questo momento che la situazione si fa incandescente. I camion parcheggiano ovunque, anche in doppia fila, davanti al bar e alla mensa, costringendo gli automobilisti a cimentarsi in complicati slalom fra veicoli in sosta e buche che spuntano qua e là. Ogni manovra è resa difficile da una massa di autotrasportatori che posteggia dove non dovrebbe, un po' per insufficienza di spazi, un po' per inciviltà. Il rischio di incidenti è elevato perché la visibilità è limitata per chi si immette nelle corsie principali o è impegnato in una inversione, per non parlare dei pedoni, costretti ad attraversare di corsa la strada, fra auto che sfrecciano e strisce pedonali fantasma. Pesanti i disagi anche per i conducenti degli autobus, abituati a sostare in doppia fila perché lo spazio riservato, davanti alla fermata, è perennemente occupato.
La fila
Il problema è che la sosta selvaggia non è solo delle auto: ogni giorno all'ora di pranzo una fila di camion occupa metà della carreggiata più nuova, in direzione centro. Così si viene a creare un naturale senso unico alternato quando si incrociano due mezzi pesanti che non riescono a passare contemporaneamente.
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Corriere Adriatico