«Il contributo va prorogato»

«Il contributo va prorogato»
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LA PROPOSTA
ASCOLI «Il sindaco Castelli si faccia promotore presso gli enti competenti affinché vengano riaperti i termini per accedere al contributo una tantum di 5.000 euro per quei lavoratori autonomi a partita Iva che, causa terremoto, hanno avuto ripercussioni sulla loro attività». È questa la richiesta dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Giacomo Manni e Massimo Tamburri, al primo cittadino. «Abbiamo proposto un consiglio comunale aperto sul terremoto, ma non sappiamo quando verrà calendarizzato» spiega Manni. «Se c'è un cittadino che ha diritto di richiedere questo indennizzo da 5.000 euro per questioni legate al sisma, è giusto che faccia la domanda. Purtroppo però c'è stata qualche persona che ha approfittato della situazione, per questo chiediamo che venga fatta chiarezza». Il Movimento 5 Stelle si fa portavoce di quei lavoratori autonomi a partita Iva che, per cause di «forza maggiore», non hanno potuto fare richiesta di tale benefit.

Le segnalazioni
«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone che avrebbero diritto a ricevere questo indennizzo, ma che non sono riuscite a inoltrare la domanda» aggiunge Manni. «Per effettuarla, infatti, occorreva dimostrare di aver avuto un obbligo di inagibilità in seguito ai sopralluoghi. Ma lo scarso numero di personale incaricato a effettuare tali controlli e la lungaggine per avere i risultati dei sopralluoghi hanno fatto slittare i tempi per tanti ascolani. Con la conseguenza che il termine ultimo per presentare la domanda è ora scaduto e in molti si ritrovano beffati per una questione burocratica». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Tamburri: «Crediamo che non sia giusto che molte persone, a causa della lentezza della burocrazia, non siano riuscite a ottenere i soldi a loro dovuti. C'è qualcuno che non ha potuto presentare la domanda perché chi di dovere non ha ancora effettuato il sopralluogo, mentre qualcun altro e questo è più grave ha sì avuto il sopralluogo, ma l'ordinanza di inagibilità è arrivata solo quando era già scaduto il termine per presentare la richiesta dell'indennizzo». E poco importa se i lavoratori avrebbero potuto autocertificare il danno causato dal sisma: «Molte persone non sapevano di questa possibilità; chi invece ne era a conoscenza sapeva anche che si trattava di una decisione di grande responsabilità che sarebbe andata a toccare un settore piuttosto delicato».
Ricerca di una soluzione
I pentastellati vogliono cercare una soluzione per risolvere il problema: «Ma bisogna fare in fretta conclude Tamburri - perché l'attività legislativa del Parlamento dovrebbe chiudersi a dicembre e perché alcuni criteri fumosi creano incoerenza sull'erogazione dei benefit da città a città. Abbiamo chiesto al sindaco Castelli di attivarsi affinché vengano riaperti i termini per presentare la domanda, i fondi ci sono ed è giusto che vadano a chi ne ha diritto. In Regione è pronto a mettersi in moto Peppino Giorgini, mentre a livello nazionale l'onorevole Patrizia Terzoni ha già depositato un'interrogazione sulla questione».

Matteo De Angelis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico