IL CASO ASCOLI La parola d'ordine è «tutelare la vita della comunità

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IL CASOASCOLI La parola d'ordine è «tutelare la vita della comunità religiosa di Santa Maria Goretti». Con queste parole, don Nunzio Lucidi, per tutti da sempre don Nino,...

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IL CASO
ASCOLI La parola d'ordine è «tutelare la vita della comunità religiosa di Santa Maria Goretti». Con queste parole, don Nunzio Lucidi, per tutti da sempre don Nino, parroco della chiesa di Santa Maria Goretti in piazza Immacolata, ha voluto chiarire circa le polemiche che da tempo vengono sollevate da alcuni residenti del quartiere. Negli ultimi mesi, infatti, il parroco ha introdotto regole ferree sull'accesso alle pertinenze della parrocchia. Si tratta di direttive volute in seguito a lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto la recinzione del campetto di calcio e di pallavolo a fianco della parrocchia e soprattutto il cartello sul sagrato che invita a non sostare . Regole che evidentemente non sono piaciute ad una parte dei parrocchiani . Secondo questi ultimi è diventato più difficile accedere al campetto di calcio. Ancora più clamore avrebbe provocato l'avviso posto davanti alla chiesa, che invita a non sostare sul sagrato appena ristrutturato nella superficie del sagrato. Don Nunzio Lucidi, da 23 anni colonna portante di Santa Maria Goretti, prima come amministratore e attualmente quale parroco, si dichiara sorpreso delle critiche. «Lontano dal sagrato appena sistemato chiunque può sedersi sulle panchine o andare in bicicletta» afferma il parroco di Santa Maria Goretti, ricordando che tutti campetti di calcio parrocchiali sono da tempo oggetto di nuovi lavori di recinzione.

Filippo Ferretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico