I sindaci si mobilitano La battaglia per i fondi

I sindaci si mobilitano La battaglia per i fondi
LA PROTESTA FERMO Tutto pronto per la grande iniziativa di protesta e sensibilizzazione generale contro il congelamento dei fondi per il bando per le periferie. Si mobilitano i...

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LA PROTESTA
FERMO Tutto pronto per la grande iniziativa di protesta e sensibilizzazione generale contro il congelamento dei fondi per il bando per le periferie. Si mobilitano i sindaci di Ancona Valeria Mancinelli, Pesaro Matteo Ricci, Macerata Romano Carancini, Fermo Paolo Calcinaro e di Urbino Maurizio Gambini. Ai cinque marchigiani stanno già rispondendo altre città d'Italia interessate, tra le 94, che si sono viste procrastinare i finanziamenti al 2020 per gli interventi di riqualificazione delle aree degradate delle città.

I sindaci
«L'evento del primo settembre si svolgerà in contemporanea nelle varie città delle Marche ed in tutto il territorio nazionale, confidando in una adesione di varie altre città d'Italia, affinché il messaggio arrivi forte e chiaro ai deputati che l'11 settembre si troveranno a votare alla Camera l'emendamento inserito nel decreto Milleproroghe», aveva spiegato nei giorni scorsi il sindaco di Ancona Mancinelli. «Per questo è importante la partecipazione attiva ed il coinvolgimento di tutti i cittadini, di tutte le categorie produttive, di tutte le associazione e le altre istituzioni per fare un fronte unito e compatto contro la decisione di cancellazione dei fondi».
Il progetto

Per quanto riguarda Fermo, come si ricorderà, i fondi congelati dal provvedimento passato al Senato riguarda il progetto di riqualificazione di Lido Tre Archi che era stato finanziato con circa 9 milioni di euro. Un progetto presentato dal Comune di Fermo che è stato ora congelato e rinviato al 2020 attraverso un articolo inserito nella legge di conversione del decreto Milleproroghe passata nei giorni scorsi al Senato. I sindaci sperano in un ravvedimento da parte della maggioranza di governo in occasione del passaggio alla Camera previsto per settembre. Da qui la mobilitazione e la battaglia per far sentire la voce dei territori che confidavano in quei finanziamenti e che invece sono per ora rimasti a bocca asciutta. A Fermo sul tema del bando delle periferie è sceso in campo anche Giampietro Melchiorri, vicepresidente vicario di Confindustria Centro Adriatico che riunisce i territori di Fermo e Ascoli. Secondo Melchiorri riqualificazione urbana, sicurezza e rilancio economico sono i tre fattori che si intrecciano all'interno del bando che «per Fermo - ha sottolineato nei giorni scorsi - significa cambiare volto a Lido Tre Archi, come per Ascoli il rilancio del quartiere di Monticelli. Un piano che come imprenditori abbiamo seguito fin dalla sua genesi. Perché 9 milioni di euro significano anche lavoro, linfa per l'edilizia, per gli impiantisti, per chi, da artigiano a imprenditore, ha una importante occasione di lavoro. Ci siamo seduti attorno al tavolo pochi giorni fa per affrontare in direttivo le tematiche chiave per il rilancio». Melchiorri ha evidenziato come sia «cambiato il modo di agire degli imprenditori, la rete sta crescendo. Per questo chiediamo alla politica di restare seduta a questo tavolo, di confrontarsi, di rivedere anche scelte che possono portare meno benefici di quanto immaginato. Il bando periferie può essere rimodulato, può essere scremato dei suoi rami secchi e improduttivi, ma non può essere fermato».
Veronica Bucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico