I DISAGI ASCOLI Dall'emergenza sanitaria a quella sociale il passo è, purtroppo,

I DISAGI ASCOLI Dall'emergenza sanitaria a quella sociale il passo è, purtroppo,
I DISAGI ASCOLI Dall'emergenza sanitaria a quella sociale il passo è, purtroppo, molto breve. E sotto le Cento Torri il problema delle fasce deboli e dei nuovi poveri, già...

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I DISAGI
ASCOLI Dall'emergenza sanitaria a quella sociale il passo è, purtroppo, molto breve. E sotto le Cento Torri il problema delle fasce deboli e dei nuovi poveri, già cresciuto nel corso degli ultimi anni, ora si amplifica proprio con l'impatto del Coronavirus sul sistema economico-lavorativo già in difficoltà. Sono diverse le persone o famiglie che, tappate in casa nel rispetto delle restrizioni, hanno problemi anche per comprarsi da mangiare per il giorno dopo. Come confermato anche dal sindaco Fioravanti ieri durante il suo intervento tv sul Tg.com di Mediaset.

La povertà
«Oggi mi ha chiamato una famiglia che non aveva i soldi per fare pranzo» ha sottolineato il primo cittadino. Segnali evidenti di una situazione che rischia di aggravarsi con il passare dei giorni. Per questo motivo, dopo aver attivato un numero telefonico di Pronto soccorso sociale, proprio per invitare i cittadini a segnalare casi di persone in difficoltà, il sindaco e la giunta comunale hanno deciso di istituire subito un fondo antipovertà di 10mila euro proprio per tamponare queste emergenze che vedono nuclei familiari impossibilitati, da un giorno all'altro, a garantirsi il pranzo o la cena. O comunque per situazioni di gravi difficoltà economiche sopravvenute.
Le difficoltà
Oltre alle gravi difficoltà a livello sanitario, con riflessi sull'economia locale e il lavoro, sta emergendo ora in città una serie di situazioni critiche a livello sociale. E proprio a seguito delle telefonate e segnalazioni, il sindaco Fioravanti d'intesa con l'assessore alle politiche sociali Brugni ha deciso di riattivare il tavolo antipovertà e servizi come il Pronto soccorso sociale, per arrivare ad istituire un apposito fondo per i cittadini in gravi difficoltà. «Purtroppo c'è gente spiega il sindaco che ci chiama perché non ha i soldi per comprarsi il pranzo. E' nostro dovere essere vicini agli ultimi e per questo motivo, per quello che è nelle nostre possibilità, abbiamo attivato o riattivato alcuni servizi e ora abbiamo aggiunto anche deciso di definire una dotazione economica per poter intervenire su questo fronte». «Abbiamo capito sottolinea l'assessore Brugni che aldilà dei numerosi casi di fragilità di cui ci stiamo già occupando con i nostri servizi sociali, questa emergenza Coronavirus ha evidenziato altre situazioni di difficoltà che richiedono un aiuto. Per questo motivo, abbiamo attivato il Pronto soccorso sociale, con un numero, il 3293603850, che è già operativo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 al quale qualunque cittadino può segnalarci situazioni di fragilità. Inoltre, abbiamo anche aperto il dormitorio per l'intera giornata, quindi non solo la sera, per accogliere chi non ha un tetto».
Le pensioni

Intanto, ieri è andato bene il primo giorno di pagamento delle pensioni nel Piceno. Tutto è avvenuto in maniera scaglionata e in modo da evitare assembramenti di persone all'esterno degli uffici, in linea con le misure di carattere sanitario finalizzate a evitare situazioni che favorissero la diffusione del Coronavirus. Grazie anche alla presenza delle forze dell'ordine, coordinate dalla Prefettura, tutti coloro che erano in fila hanno evidenziato senso di responsabilità, rispettando la distanza tra loro di un metro.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico