Gli architetti sono sul piede di guerraIl decreto sisma, convertito in legge lo scorso dicembre contiene come unica misura volta...
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sul piede di guerra
Il decreto sisma, convertito in legge lo scorso dicembre contiene come unica misura volta ad imprimere accelerazione, il procedimento di autocertificazione delle pratiche di riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati dalla crisi sismica del 2016. La Rete delle Professioni Tecniche, pur non condividendo l'originaria impostazione del decreto, aveva formulato le sue proposte di modifica raccogliendo consensi da tutte le forze politiche durante le audizioni parlamentari, consensi poi dimostratisi solamente di forma ma ai quali non si è dato seguito con le modifiche alle norme richieste. «Pertanto l'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Macerata invita i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche al tavolo tecnico del Commissario a valutare l'ipotesi di non partecipare all'incontro con il Commissario straordinario Piero Farabollini previsto per il 30 gennaio, per non avallare in nessun modo qualsiasi ordinanza inerente l'autocertificazione non condivisa - spiega il presidente Vittorio Lanciani - Per concludere, al fine di smentire una volta per tutte che i ritardi nella ricostruzione sono riconducibili ad inerzia dei professionisti, l'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori avvierà, insieme alle altre altri Ordini e Collegi delle professioni interessate dalla ricostruzione, una campagna di informazione verso i terremotati, promuovendo assemblee e dibattiti pubblici».
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Corriere Adriatico