Fronteggiare la fortuna L'agonismo è letteratura

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PESARO Lo sport non è solo agonismo, non è solo pratica salutare. Lo sport non è solo un maestro di vita. Lo sport è anche letteratura. Fronteggiare la fortuna. Ambito urbano e storie di sport a Pesaro nel Novecento di Giuliano Martufi, ne è un fortunato esempio. Ritratti inediti che emergono dal racconto di quattro campioni pesaresi affermati a livelli molto alti in specialità diverse le quali si dispiegavano man mano che la città cambiava. Nel libro si racconta di Agostino Ercolessi, nato negli anni 20, è stato campione di nuoto e di atletica leggera di livello olimpionico; Franco Bertini, anni 30, lo è stato nel basket; Giorgio Ciaschini, anni 40, portiere di serie A, oggi è uno dei più influenti scout europei. Infine Graziano Ross, nato negli anni 50 uno dei più grandi motociclisti del suo tempo e padre di Valentino. «L'indagine per campione - spiega l'autore - è lo strumento più efficace per descrivere e spiegare i fatti sociali. La si può applicare per rappresentare una città come Pesaro attraverso i campioni dei diversi sport che vi sono cresciuti? Possono, costoro, andare oltre lo stimolo epidermico e porsi nella prospettiva di chi si sposta nel tempo invece che nello spazio? Dice Proust che per suscitare la memoria involontaria conviene scendere dove si rivoltano così bene il suolo e i sassi del nostro corpo, che ci fan ritrovare, laggiù dove i nostri muscoli immergono le loro ramificazioni per ritrovare la loro vita, quel giardino dove siamo stati fanciulli. Di qui la descrizione della città e del suo mutare nei decenni, nel racconto di chi del proprio corpo ha fatto un uso sapiente, più volte se ne è andato e tornato per ragioni legate allo sport e ha smesso di identificarsi nostalgicamente con la prospettiva del bambino».

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Corriere Adriatico