Fra dehors e locali sfitti c'è già la lista della spesa

Fra dehors e locali sfitti c'è già la lista della spesa
IL COMPARTO FERMO Mercato del sabato, dehors, negozi di periferia, locali sfitti. Appena si insedierà, il nuovo assessore al Commercio avrà già la lista della spesa sul tavolo....

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IL COMPARTO
FERMO Mercato del sabato, dehors, negozi di periferia, locali sfitti. Appena si insedierà, il nuovo assessore al Commercio avrà già la lista della spesa sul tavolo. Al 99%, la delega resterà nelle mani di Mauro Torresi che, forte del consenso elettorale, ha subito fatto capire di voler continuare il lavoro degli ultimi cinque anni. Quello che, a conti fatti, ai commercianti di Fermo, non dispiace. Riconoscono gli sforzi per rilanciare il centro storico, gli esercenti che, però, adesso, chiedono attenzione anche per il resto della città. «Richieste di decentramento ci arrivano da tutti i quartieri. Dicono che Fermo non è solo la piazza. Tutti vorrebbero essere al centro dell'attenzione». A parlare è Maria Teresa Scriboni, referente zonale di Confcommercio Marche Centrali. «Sul centro è stato fatto un grande lavoro ammette , ma non bisogna fermarsi lì, per non diventare come quelle città che hanno una piazza superbamente bella, ma che fuori sono dormitori». Con la brutta stagione che incombe, c'è apprensione per l'andamento degli affari. Gli spazi risicati di negozi e locali, soprattutto in centro, preoccupano non poco. Finora, con il caldo, il problema non s'è posto. Ma adesso che si torna al chiuso, i commercianti cominciano a fare i conti. «Conviene tenere aperto con le distanze e i posti limitati?», si chiedono. Il rischio che qualcuno getti la spugna c'è. Da qui la richiesta di aprire ai dehors stagionali.

Le prospettive

«Potrebbero essere la soluzione per incrementare il commercio, senza costringere la gente a rinunciare all'uscita o a starsene di fuori, al freddo», dice Scriboni. Lo sconto sul suolo pubblico occupato in più in questi mesi potrebbe essere il punto di partenza. Adesso, tavolini e sedie vanno coperti e riscaldati, altrimenti superare l'inverno, per i commercianti, non sarà facile. Terzo punto, il mercato settimanale. Che il sabato mattina non ci sia la ressa tra le bancarelle di via Veneto non è una novità. Dopo il tentativo, fallito, di spostarlo in piazza, adesso l'amministrazione Calcinaro bis vorrebbe portarlo in viale Trento. Almeno, così è scritto nel programma elettorale. «Il commercio ambulante va riqualificato. Viale Trento? Non saprei. Di solito, per il mercato, il centro, è la posizione ottimale e le vie molto lunghe non sono molto produttive. Bisognerebbe provare», commenta la referente locale di Confcommercio Poi c'è la questione dei locali sfitti. La sfilza di polverose serrande abbassate. In centro, le coprono i cartelloni con le bellezze della città. Ma, fuori, non sono un bel biglietto da visita. L'amministrazione promette che parlerà coi proprietari di quelli del centro, per convincerli ad abbassare quegli affitti che tanto scoraggiano. «Il commercio sintetizza il vicepresidente Confesercenti Ascoli-Fermo, Vittorio Ferracuti ormai è polarizzato: da una parte c'è la grande distribuzione, dall'altra i piccoli esercizi specializzati. La prima va da sola. Ai secondi serve una mano. C'è bisogno di un supporto tecnico e di fare corpo tra commercianti. Serve un progetto a lungo termine. Se vorranno, ci sarà tutto il tempo per attuarlo». «Rispetto a molte città più grandi chiosa , che hanno avuto un consistente calo di presenze, siamo stati fortunati. L'estate è andata bene, è stato sempre pieno. La strada del centro verso l'enogastronomia è ormai tracciata, ma non bisogna dimenticarsi di tutto il resto».
Francesca Pasquali
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Corriere Adriatico