FERMO Una situazione di assoluta emergenza. E' quanto rimarca la segreteria della

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FERMO Una situazione di assoluta emergenza. E' quanto rimarca la segreteria della Cgil formata da Alessandro De Grazia, Barbara Micheleich e Roberto Lanfranco in merito al Murri. «Si assiste nelle ultime ore ad azioni che l'Area vasta 4 sta mettendo in atto chiaramente dirette a contrastare l'emergenza da ultimo con la mobilità straordinaria del personale medico nell'ambito del Dipartimento di emergenza con il diretto interessamento della Potes 118 di Sant'Elpidio a Mare, che potrebbe quindi restare di tipo infermieristico, con la collaborazione e il supporto della Potes 118 di Porto San Giorgio. Anche la campagna di tamponamento continua del personale e dei pazienti al Murri rappresenta un tracciamento dinamico così come l'avvio di quella vaccinale ma - in questa fase occorre essere chiari - accanto a queste azioni urgenti vanno ridefiniti e studiati percorsi in sicurezza di aree Covid e non Covid, altrimenti la promiscuità rischia di vanificare ogni sforzo. Come sindacato non possiamo non rilevare quanto i lavoratori vivono ormai da mesi una tensione ampiamente giustificata, lo stress, le paure per la loro situazione e le loro famiglie sono un'assoluta priorità: chiediamo all'azienda, l'Asur che sovrintende agli aspetti gestionali e operativi, e soprattutto alla Regione Marche, in qualità di ente preposto alla governance sanitaria, di fare la loro parte: garantire più risorse per il territorio fermano recuperando, una volta per tutte, il gap in termini di riequilibrio di risorse con gli altri territori. I fermani non sono cittadini di serie B ed auspichiamo che, la drammatica situazione del Murri possa essere l'occasione per colmare questi divari. Va nella direzione giusta la convocazione della Rsu aziendale congiuntamente alle segreterie territoriali del pubblico impiego prevista per la mattinata di domani nella quale i rappresentanti dei lavoratori e le segreterie territoriali chiederanno l'istituzione di un tavolo permanente con la Rsu e le segreterie provinciali con la Direzione di Area vasta e con l'unità di crisi aziendale, come è avvenuto nella scorsa primavera, perché il sindacato aziendale può e deve essere propositivo e d'aiuto soprattutto nella gestione dei percorsi interni a garanzia del personale e dei pazienti».

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Corriere Adriatico