FERMO La Valdaso avrà un nuovo pediatra, presumibilmente verso l'autunno. La

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FERMO La Valdaso avrà un nuovo pediatra, presumibilmente verso l'autunno. La Regione ha preso atto della richiesta dei dieci sindaci dei Comuni ricadenti nell'area e dell'Area vasta 4 e ha autorizzato l'attivazione della procedura della Zona carente straordinaria di pediatria di libera scelta. Secondo una fonte informata sui fatti che ha confermato la notizia «la Regione ha condiviso l'opportunità di garantire un'assistenza pediatrica di prossimità alle famiglie della Valdaso. Si prevede una pubblicazione dell'atto da parte verso marzo-aprile per poi arrivare in concreto allo svolgimento dell'incarico in autunno». Probabilmente si farà affidamento sulla graduatoria regionale dei pediatri di libera scelta, sulle domande che verranno inoltrate dai medici e si procederà con la nomina del nuovo pediatra che, di fatto, andrò a sostituire la compianta Paola Pierangelini. Dunque una buona notizia per le famiglie residenti nella Valdaso è arrivata anche se dovranno aspettare ancora qualche mese e continuare a sopportare i disagi causati dalle trasferte verso i distanti ambulatori pediatrici. Già nell'aprile del 2019, per la scadenza dell'incarico annuale, la Valdaso aveva visto la partenza della pediatra Alessandra Pinelli. La Asur aveva tamponato la situazione riducendo gli Ambiti da tre a due e quindi ampliando la possibilità di scelta. Ma a discapito dei residenti dell'entroterra visto che gli ambulatori dei pediatri si concentrano sempre di più nelle località costiere più popolate. In un primo momento gli Ambiti dovevano essere ridotti da 3 ad uno soltanto, con una scelta ancora più ampia ma con maggiori disagi per le famiglie dell'interno: il neonato o il bambino, magari con febbre alta, si sarebbe dovuto sobbarcare diversi chilometri di viaggio per raggiungere l'ambulatorio del suo pediatra, molto probabilmente sito in uno dei comuni del litorale. Con il prematuro decesso della Pierangelini (novembre 2020) la situazione è tornata in allarme rosso e in un periodo in cui, causa pandemia, il pediatra non è proprio l'ultima delle necessità.

Massimiliano Viti
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Corriere Adriatico