Fano-Grosseto, la strada infinita L'incompiuta cerca un lieto fine

Fano-Grosseto, la strada infinita L'incompiuta cerca un lieto fine
L'INFRASTRUTTURAPESARO «L'obiettivo è di partire con i lavori entro fine legislatura». Il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) allarga le braccia sconsolato. Lui che,...

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L'INFRASTRUTTURAPESARO «L'obiettivo è di partire con i lavori entro fine legislatura». Il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) allarga le braccia sconsolato. Lui che, insieme alla senatrice Camilla Fabbri (Pd), sta seguendo in prima persona per la Regione Marche le trattativa con il ministero delle Infrastrutture sperava di fare prima. Ma il territorio è da 30 anni che aspetta il completamento della Fano-Grosseto. Può attendere ancora un po'. Del resto la burocrazia è uno dei mali del paese. Tanto che, sempre per rimanere nel pesarese, a tre anni dalla firma della convenzione per le opere compensative alla terza corsia ancora non si è visto partire un lavoro. Questa volta però la sensazione è che l'eterna incompiuta riuscirà a diventare finalmente compiuta. O perlomeno parzialmente compiuta.

Quel che resta del vecchio piano
Già perché del vecchio progetto presentato dall'associazione temporanea di imprese capeggiata da Strabag è rimasto poco o nulla. Via le 4 corsie. Via i viadotti e le gallerie. Via il pedaggio. Via l'investimento da 2,9 miliardi di euro con il coinvolgimento dei privati. Si è preferito puntare su un ammodernamento dell'attuale tracciato. Con due corsie (una per senso di marcia) e con la riapertura della galleria della Guinza. Senza pedaggio. Investimento complessivo da un miliardo di euro finanziato interamente dall'Anas che ha inserito l'opera nel Piano delle Opere pubbliche. «Dopo 30 anni finalmente - spiega Biancani - c'è un progetto concreto e non un libro dei sogni. Del resto il Ministero è stato chiaro: non ci sono le condizioni economiche per realizzare una strada a 4 corsie».Piuttosto che niente è meglio piuttosto recita l'adagio. Ma non è solo una questione di proverbi. La Quadrilatero ha modificato l'assetto viario della regione.
Regione, cambio di strategia viaria
Ora grazie alla Civitanova-Foligno e alla Ancona-Perugia i collegamenti est-ovest delle Marche sono sensibilmente migliorati. E probabilmente non ci sarebbero stati i flussi di traffico necessari a giustificare un'opera così impattante. E così si è preferito puntare su un progetto di ammodernamento-adeguamento. Il Ministero delle Infrastrutture ha inserito l'opera nel contratto di programma 2016/2020 dove vengono appunto individuati i progetti finanziati da risorse nazionali. L'Anas ha diviso l'intervento in 3 step: apertura della galleria della Guinza e realizzazione della circonvallazione di Mercatello sul Metauro, realizzazione della circonvallazione di Urbania e, infine, l'ammodernamento del collegamento tra Bivio Bonzaga (Fermignano) e Santo Stefano (Canavaccio). I lavori interesseranno un tracciato lungo 35 chilometri. Interventi per realizzare 17 chilometri di nuove strade e per mettere in sicurezza e migliorare 18 chilometri degli attuali collegamenti. Il primo lotto è già stato finanziato con 100 milioni di euro. Complessivamente il nostro territorio sarà interessato da lavori per 430 milioni di euro.
La questione isolamento

«L'ammodernamento della strada serve per togliere da isolamento parte delle nostre aree interne e per agevolare le imprese di quei territori - continua Biancani - I soldi ci sono. L'opera verrà interamente finanziata da Anas. I tempi purtroppo sono quelli delle opere pubbliche che molto spesso non coincidono con quelli della gente. Io spero che i lavori prendano il via entro la fine di questa legislatura in Regione (2020 ndr)». Parole che però faranno molto probabilmente slittare le tempistiche annunciate dal viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini che aveva parlato di lavori completati entro il 2021.
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Corriere Adriatico