I BLITZ FERMO La discarica di Fermo è gestita dalla Fermo Asite, l'azienda multiservizio del Comune di Fermo nata nel 2002 per la necessità di strutturare i servizi pubblici di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FERMO La discarica di Fermo è gestita dalla Fermo Asite, l'azienda multiservizio del Comune di Fermo nata nel 2002 per la necessità di strutturare i servizi pubblici di gestione ambientale secondo i criteri di una nuova organizzazione imprenditoriale. In particolare alla Fermo Asite sono assegnati i servizi ambientali (raccolta dei rifiuti solidi urbani, gestione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, gestione del centro integrato di gestione dei rifiuti urbani, servizio di spazzamento stradale con i netturbini all'opera per le strade di Fermo, servizio di pulizia della spiaggia), il settore dell'energia (con la gestione della rete di vettoriamento del metano e l'impianto del biogas), la refezione scolastica e il trasporto pasti, i parcheggi a pagamento e altro ancora. Fra i problemi legati ai rifiuti dell'estate ormai finita in archivio, le segnalazioni in merito ai rifiuti abbandonati con tanto di gruppo nato su Facebook per raccogliere le segnalazioni nel territorio cittadino. Quest'estate i controlli si sono concentrati soprattutto sulla costa, dove, con l'arrivo dei turisti, si è messa in moto la task force formata da polizia locale, appunto dall'Asite e da Lida. Nelle settimane scorse a San Tommaso sono anche scattate le multe. Cinque i verbali elevati grazie alle telecamere, per altrettante violazioni. Ma a cosa va incontro chi abbandona i rifiuti e viene beccato? La legge di riferimento è la n. 152 del 2006. Nella fattispecie gli articoli 192 (divieto di abbandono) e 256 (attività di gestione di rifiuti non autorizzata). Altre segnalazioni di cui si siamo occupati di recente, quelle dei rifiuti abbandonati sul monte Cacciù.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico