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MACERATA «In un territorio fragile dove ci si trova di fronte ad improvvise emergenze la pianificazione preventiva gioca un ruolo decisivo in cui è protagonista la Protezione civile». Così il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ha ribadito l'impegno dei volontari sempre pronti ad intervenire in caso di calamità come quelle che purtroppo hanno colpito di recente la nostra provincia. «La settimana nazionale della Protezione civile è stata istituita quest'anno ha proseguito la Rolli- ed è un momento di formazione, di presa di coscienza molto importante per il ruolo che tutti noi dobbiamo avere sia nella previsione che nella prevenzione di eventi di protezione civile. Il territorio italiano è molto vulnerabile e ne abbiamo una dimostrazione proprio qui nella nostra provincia dove si vedono i segni di quello che è significato il sisma che dal 24 agosto 2016 è andato avanti su questo territorio provocando danni davvero inestimabili. E' importante però avere un sistema che funzioni al meglio e, nel momento dell'emergenza, sapere chi fa che cosa in modo da non creare confusione in momenti in cui proprio l'essere organizzati può risultare decisivo per salvare vite umane. Abbiamo avuto modo di toccare con mano l'ottimo funzionamento di questo modello efficiente ed efficace nell'affrontare le emergenze. In passato, come è stato sottolineato dai relatori, talvolta invece la confusione ha portato ad un rallentamento dei soccorsi». L'importanza di avere dei piani di protezione civile nei vari livelli di intervento risulta quindi essere fondamentale per essere pronti ad affrontare quelle che sono emergenze che, purtroppo, in un territorio come quello maceratese sottoposto spesso a stress sismici o a rischio idrogeologico, è ipotizzabile che anche in futuro possano nuovamente ripresentarsi.
Le linee
«Ci sono nuove linee guida che riguardano proprio i piani di protezione civile comunali ha ribadito il prefetto di Macerata- e stiamo lavorando in questa direzione in modo di farci trovare pronti da un punto di vista della prevenzione, previsione e formazione di chi opera ai vari livelli nell'ambito della protezione civile locale. Mi preme sottolineare poi la presenza qui oggi di una minima parte di tutti quei giovani che nella nostra provincia, nelle Marche, entrano nel Servizio civile, un fatto importante che riguarda l'educazione civica di questi ragazzi ed è bello vedere che sono tanti i giovani che sono interessati. In questo modo hanno la possibilità di avvicinarsi ad un settore che è così utile a tutta la cittadinanza, all'intera comunità».
m. g.
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Corriere Adriatico