Dopo Alessia Morani, ecco Mario Morgoni. Alla voce rottamatori dopo le Regionali

Dopo Alessia Morani, ecco Mario Morgoni. Alla voce rottamatori dopo le Regionali
Dopo Alessia Morani, ecco Mario Morgoni. Alla voce rottamatori dopo le Regionali disastrose si iscrive anche l'onorevole di Potenza Picena (lo stesso comune da cui proviene il...

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Dopo Alessia Morani, ecco Mario Morgoni. Alla voce rottamatori dopo le Regionali disastrose si iscrive anche l'onorevole di Potenza Picena (lo stesso comune da cui proviene il neogovernatore Acquaroli), uno dei pochissimi parlamentari rimasti in forza al Pd. Affida le sue considerazioni a un lungo post su Facebook sulla nuova condizione del Partito Democratico nelle Marche. «All' opposizione, in particolare al mio partito spetta una analisi critica dei gravi errori che hanno spianato la strada al successo della destra ma spetta anche di fare la propria parte per contribuire alla soluzione dei problemi con la proposta, l'azione di controllo e di contrasto». Morgoni tiene la linea collettiva di responsabilità («Noi c'eravamo, ci siamo e ci saremo, nella buona e nella cattiva sorte , quando si gioisce e quando si soffre . E con la capacità di distinguere il confronto anche duro e la dialettica dall' offesa e dall' insulto». Poi ieri il parlamentare maceratese è tornato sulla sconfitta con un'analisi anche più spietata: «È stata una disfatta che impone un forte ripensamento del partito - ha dichiarato a Centropagina.it- , a partire da una presa di posizione del segretario regionale Giovanni Gostoli, che dovrebbe dimettersi». Ma Morgoni non scarica la croce solo sul segretario regionale: «Il Pd non funziona ormai da anni, non è colpa di Gostoli, che ha ricevuto una eredità che prosegue da anni e che vede il partito nell'immobilismo e nella paralisi. Gli elettori ci hanno inviato un segnale chiaro che è tempo di cogliere, e lo dico da Maceratese, dove è stato sancito il fallimento di una esperienza politica». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere Adriatico