L'EMERGENZA MONTEFORTINO Il Santuario della Madonna dell'Ambro è stato ferito, al suo interno, dai graffi del terremoto. Dovrà rimanere chiuso per mesi. Ma le attività...
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Le previsioni
I tempi di recupero della chiesa non saranno brevi, anche se i danni non sono strutturali ma relativi a cedimenti interni di decorazioni e pezzi di affreschi della navata. Occorrerà anche valutare se ci sono state lesioni al tetto. Il rettore, Padre Gianfranco Priori, spera in una riapertura per Pasqua. Ma l'inverno qui è duro e sarà difficile che le attività religiose possano continuare sempre sotto il tendone. «Settembre di solito è ancora buono dice Padre Priori e alla fine prenderemo delle decisioni per i prossimi mesi. La Soprintendenza alle Belle Arti delle Marche ha già fatto visita alla chiesa dicendo che al più presto si faranno piccoli ritocchi. Non saranno concernenti la struttura ma riguarderà qualche crepa nel cornicione interno. Dalla Soprintendenza il Santuario è considerato nei primi posti tra i siti d'interesse artistico, culturale e religioso delle Marche. Sarà tra i primi interventi». L'importanza di tempi rapidi. «Le attività avranno un rallentamento. Il Santuario - dice il rettore - vive del bacio del fedele alla Madonna. L'andare in chiesa e raccogliersi in preghiera davanti a Maria è un passaggio fondamentale. Venendo meno questo approccio diventa tutto più difficile. Il pellegrino viene meno se la porta rimarrà a lungo chiusa».
L'appello
Quindi uno stimolo alla rapidità, ma anche un appello ai fedeli ad essere comunque presenti anche in questi momenti difficili. Intanto la Porta Santa, che si chiuderà a metà settembre, è attraversabile. Porta Santa che si trova anche al Duomo di Fermo: anche qui ci sono state alcune crepe. Padre Priori dice che «occorre rigenerare lo spirito e lo si deve fare stando insieme, aggregarsi, condividere, riappropriarsi della speranza». Domenica prossima alle 10 ci sarà la processione con la rievocazione delle Canestrelle con i figuranti di Amandola. Intanto nulla si sa sullo stato della chiesa di San Leonardo, quella di Padre Pietro, poiché al momento il percorso è impraticabile per la chiusura della strada per l'Infernaccio.
Francesco Massi
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Corriere Adriatico