«Decisione inaccettabile sospendere il servizio»

«Decisione inaccettabile sospendere il servizio»
PESARO «Dopo il reparto di Psichiatria, Regione Marche e Asur sospendono il servizio di Guardia medica nei giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio: una decisione...

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PESARO «Dopo il reparto di Psichiatria, Regione Marche e Asur sospendono il servizio di Guardia medica nei giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio: una decisione inaccettabile. Un altro disservizio per la città, che aumenterà la pressione sul Pronto Soccorso, già allo stremo». E' il commento a caldo del sindaco Matteo Ricci, alla notizia che la postazione di Pesaro di continuità assistenziale, rischia di restare scoperta nei giorni del Natale e Capodanno. La carenza dei medici specializzandi e di continuità per il Distretto di Pesaro è grave, molto più rispetto ad altre province marchigiane. I medici guardisti se ne sono andati uno dopo l'altro, una fuoriuscita continua. Anche il dottor Gregorio Bucci, coordinatore Usca e medico fra i più attivi nell'assistenza al domicilio e nella continuità, ha rassegnato le proprie dimissioni recentemente insieme alla maggior parte dei colleghi guardisti di Pesaro. Il motivo sempre lo stesso, il sovraccarico e una mancata programmazione dalla Regione. I numeri: alla postazione di Pesaro resistono tre medici guardisti a turno. Considerando il bacino di popolazione del Distretto sanitario il numero preventivato dovrebbe essere però di quattro medici per turno. Nelle postazioni di Urbino e Fano sono invece in servizio due medici per turno. «La conseguenza inevitabile rilancia il dottor Alessandro Betonica, referente Fimmg per la continuità assistenziale vedrà aumentare più del doppio il carico sulle postazioni di Urbino e Fano. La consulenza telefonica? È solo una foglia di fico. Già ora in alcune giornate un medico si ritrova a passare quasi l'intera durata del turno solo a rispendere alle telefonate in arrivo. Non so quanto potrà perdurare questa situazione». Medici di base: dalla parte opposta i medici di medicina generale non hanno da contratto nessun obbligo fuori dell'orario di ambulatorio a supportate il sistema della continuità né sostituirsi ai medici mancanti. Critica anche la consigliera regionale pentastellata Marta Ruggeri. «Attendere la fine della pandemia per rinforzare con le Usca la Guardia medica? Una vera e propria assurdità quella dichiarata dall'assessore alla Salute Saltamartini. Considerando che l'emergenza imperversa da due anni mi chiedo quale capacità organizzativa e di programmazione stia dimostrando la Regione».

Letizia Francesconi
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Corriere Adriatico