VALANGA KILLER PESCARA Come 4.000 tir a pieno carico che piombano su un edificio. È la violenza della valanga che mercoledì scorso ha devastato il resort Rigopiano di Farindola....
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Le rilevazioni
I numeri confermano la potenza dell'evento. La valanga aveva una massa di circa 50.000 tonnellate e uno spessore di tre metri. Nella discesa lungo il ripido canalone (inclinazione di 35 gradi) ha raggiunto la velocità massima di 100 chilometri orari. Il fronte era di 500 metri con uno spessore della neve di due metri e mezzo. Lo sviluppo totale della valanga è stato di due chilometri. La neve si era raccolta più in alto, circa 120.000 tonnellate, in una zona di accumulo lunga 800 metri e larga 100 metri, dove il manto nevoso aveva raggiunto lo spessore di quattro metri. «Pur essendo una valanga medio-grande - ha spiegato Valerio Segor, dirigente del Servizio di assetto idrogeologico dei bacini montani della Valle d'Aosta, uno dei massimi esperti del settore - aveva una capacità distruttiva enorme. Basta pensare che un muro di mattoni può resistere al massimo ad una pressione di 0,3 tonnellate e nemmeno il cemento armato può contenere un fenomeno simile». Intanto strumenti che aiutano a monitorare l'attivazione di nuove valanghe sul versante sovrastante l'hotel Rigopiano sono stati installati dal Centro di competenza della Protezione civile, l'Università degli studi di Firenze con il Dipartimento di Scienze della Terra. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza degli operatori che stanno intervenendo sul recupero degli ospiti dell'albergo, investito da una valanga. In particolare, è operativo un radar di registrazione dei movimenti del versante.
Bianca Vichi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico