CIFANI: «SERVONO MISURE STRUTTURALI PER NON LASCIARE NESSUNO INDIETRO»

CIFANI: «SERVONO MISURE STRUTTURALI PER NON LASCIARE NESSUNO INDIETRO»
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LA PANDEMIA
FERMO Il Covid non risparmia gli operatori sanitari del Murri. Un medico e un infermiere dell'ospedale cittadino sono, infatti, risultati positivi al Coronavirus. Il primo, che aveva già problemi di salute, si trova nel reparto di Malattie infettive. Il secondo è asintomatico e sta trascorrendo la quarantena a casa. Sono tre, finora, gli operatori sanitari risultati positivi allo screening che l'Area Vasta 4 sta effettuando da alcune settimane su tutto il suo personale. A inizio mese, un altro medico era risultato positivo. Asintomatico, ha terminato il periodo di isolamento fiduciario ed è tornato al lavoro.

La mappatura
La mappatura del personale sanitario, partita dai reparti più a rischio, si concluderà sabato. «Le positività riscontrate spiega il direttore del Servizio professioni sanitarie, Renato Rocchi non hanno avuto conseguenze sul lavoro dei reparti. Non si sono rilevati contagi, visto il rigoroso uso dei dispositivi di protezione individuale da parte di tutto il personale». «In settimana prosegue Rocchi , andremo a ultimare il percorso di screening. Questo monitoraggio ripartirà già dai prossimi giorni e si ripeterà ciclicamente, a conferma della massima attenzione che l'azienda sta mettendo in campo per tenere il Covid-19 fuori dalle strutture sanitarie e garantire la massima sicurezza ai degenti e al personale». Ieri, il Fermano ha registrato però altri 52 casi positivi. Ancora in affanno il reparto di Malattie infettive del Murri, dove i ricoverati sono trenta. Tra ieri e martedì, ci sono stati due ingressi e altrettante dimissioni. Un paziente è tornato a casa, l'altro è stato trasferito nella Rsa di Campofilone, dove i ricoverati positivi sono 48.
Il municipio

Paura, ieri mattina, nel Comune di Sant'Elpidio a Mare, dove un dipendente ha scoperto di aver contratto il Covid. A darne notizia, via social, è stato il sindaco Alessio Terrenzi. «Sono state attivate tutte le procedure del caso», ha scritto in un breve post. A Porto Sant'Elpidio, ieri, sono state chiuse cinque classi: quattro della Pennesi e una della Galilei. Il provvedimento, nel primo caso, riguarda la positività di un'insegnante, nel secondo di un alunno. Sempre a Porto Sant'Elpidio, dopo la scoperta di una positività, ieri sono stati effettuati i tamponi ai dipendenti di un piano del Comune. Al momento, non è stato disposto alcun provvedimento, vista la mancanza di «contatti diretti e continuativi nelle ultime 48 ore». Ma il virus spaventa anche l'entroterra. Quattro i casi positivi registrati ieri a Francavilla d'Ete, di cui due domiciliati in altri Comuni, e altrettante persone in isolamento vigilato. Netta impennata delle persone in quarantena, che ieri, nel Fermano, tra casi e contatti stretti, erano 1.050 (+163 rispetto a martedì). I sintomatici sono 176 (+16). Gli operatori sanitari in isolamento domiciliare controllato 19 (+2). Fanno discutere, intanto, le misure varate dal governo a sostegno delle categorie penalizzate dall'ultimo dpcm. Per Alfonso Cifani, si tratta di «provvedimenti, da soli, non risolutivi». «Servono misure strutturali spiega il responsabile della Cisl di Fermo , da attuare in sincronia tra tutti gli enti, per evitare di lasciare qualcuno indietro». «Non va dimenticato prosegue Cifani che siamo all'interno di un'area di crisi complessa, dove i problemi sono ancora maggiori. Occorre trovare misure pertinenti e strutturate, per tappare le falle. Bisogna creare una sinergia tra le varie forme di governo per intervenire, nei territori, a favore di tutti coloro che sono stati danneggiati».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico