Asse a pezzi, una roulette russa Il Comune lo mette in sicurezza

Asse a pezzi, una roulette russa Il Comune lo mette in sicurezza
L'EMERGENZA ANCONA Il crollo del semaforo all'inizio di via Bocconi, centrato domenica pomeriggio da un'automobilista e prontamente ripristinato dai tecnici del Comune, è solo...

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L'EMERGENZA
ANCONA Il crollo del semaforo all'inizio di via Bocconi, centrato domenica pomeriggio da un'automobilista e prontamente ripristinato dai tecnici del Comune, è solo l'ultimo colpo assestato a un'Asse malandato e in degrado: una strada-trappola, visto il lungo elenco di incidenti avvenuti in passato. Ma anche un'infrastruttura mangia-soldi, considerate le centinaia di migliaia di euro spese negli anni dall'Amministrazione per sistemare prima i giunti, poi l'illuminazione delle gallerie - dove ogni tanto piovono calcinacci dall'alto -, infine l'asfalto.

I cantieri
Ma i lavori non bastano mai e lo dimostra il fatto che, appena ripartirà la stagione dei cantieri, l'Asse nord-sud sarà oggetto dell'ennesimo lifting, non certo sull'intero viadotto, ma nei punti più ammalorati. Ad esempio, sulla corsia in direzione centro, c'è un tratto in cui la sede stradale sta letteralmente implodendo: si trova poco prima dello svincolo per l'Università e qui, non a caso, nei giorni scorsi sono stati fissati dei cartelli che segnalano il pericolo, il restringimento della carreggiata e l'obbligo di procedere a una velocità massima di 30 km/h (!). Ma occorre intervenire urgentemente e proprio per questo la Giunta ha approvato un progetto definitivo, elaborato dalla Direzione lavori pubblici, di messa in sicurezza non solo dell'Asse, ma anche delle altrettanto disastrate vie della Montagnola, Gervasoni, Santa Margherita, Raffaello Sanzio e della Strada di Monte Dago, dall'incrocio con via Trevi al Pinocchio (con possibile istituzione del divieto di transito ai non residenti su via Ranieri: è una proposta dell'assessore Stefano Foresi).
Il mutuo
L'intervento complessivo, che verrà finanziato con un mutuo da 800mila euro, prevede bonifiche del sottofondo stradale nei tratti in cui la vecchia pavimentazione presenta segni di ammaloramento e usura, da completare con la posa di una membrana bituminosa antipumping, con successivo rifacimento dell'asfalto. L'intervento, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2020/2022, prevede uno stanziamento di circa 200mila euro per il solo Asse nord-sud: verranno piallati i punti più deteriorati, su ambo le carreggiate, dalla galleria di Brecce Bianche verso il centro perché sull'altro tratto, in direzione Baraccola, l'asfalto era stato rifatto due anni fa. Certo il viadotto d'ingresso al capoluogo è una sorta di pozzo senza fondo: più ne fai, più c'è da rifare. Ad esempio, andrebbero sostituiti diversi cartelli stradali, piegati dal vento o cancellati dalla mano dei vandali armati di bombolette spray. Andrebbero risistemate alcune rampe d'immissione, tempestate di buche. Gli stessi giunti stanno perdendo pezzi, per non parlare dei guardrail, accartocciati dagli incidenti a ripetizione.
Le gallerie

Di buono c'è che le gallerie sono state messe in sicurezza nei mesi scorsi: il calcestruzzo marcio è stato rimosso, l'illuminazione a led ha nettamente migliorato la visibilità notturna. Di negativo, invece, ci sono le caditoie otturate dalla vegetazione incolta, le discariche a cielo aperto che costeggiano l'Asse e pericolosissime pietre che, prima dell'uscita Università, si sono staccate dal margine e sono finite sulla carreggiata, mettendo a rischio l'incolumità degli automobilisti.
Stefano Rispoli
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Corriere Adriatico