Ansiolitici e sonniferi è assalto alle farmacie

Ansiolitici e sonniferi è assalto alle farmacie
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ASCOLI Nelle farmacie si sta registrando un'impennata di ansiolitici e sonniferi. Il timore per l'avanzare del contagio, lo sconforto legato al proprio futuro economico e l'isolamento forzato finiscono con l'incidere fortemente sulle precarietà emotive di migliaia di residenti. Gli esperti indicano che lunghi periodi di isolamento possano portare a sintomi come difficoltà psicologiche e fisiche. Ecco dunque che molti farmacisti si ritrovano a dover affrontare nuove esigenze .« E' un periodo difficilissimo, giorni in cui registriamo tantissime persone che ricorrono ad un farmaco per gestire le proprie ansie per cui occorre sempre una prescrizione medica» afferma la dottoressa Marzia Rosati della farmacia Ex Chiaretti, rimarcando che prima di prendere queste medicine bisogna fare molta attenzione alle dosi, soprattutto se si assumono altri farmaci. «C'è stato un aumento del 50% di richieste di tranquillanti e sonniferi» aggiunge, evidenziando che ciò coinvolge anche chi normalmente sceglie rimedi naturali: la melatonina per dormire e la valeriana per calmare le ansie. I titolari delle farmacie hanno individuato come ci siano delle fasce particolarmente esposte. «Ad essere in difficoltà sono soprattutto le categorie più deboli, che arrivano in farmacia come se si recassero dalla guardia medica, per esigenze legate alla loro salute che i medici di base e l'ospedale non riescono ora a soddisfare. Le richieste variano dalle medicazioni alla misurazione della pressione arteriosa» spiega il dottor Emidio Colucci della farmacia Rosati, dichiarando che ad essere maggiormente esposti siano i più vulnerabili: gli anziani, i cittadini con malattie croniche e chi già soffre di disturbi mentali, anche lievi. «La preoccupazione si manifesta soprattutto per chi è solo, indigente e che in questo momento non ha tutela, travolto anche dal cambio abitudini di vita» spiega il farmacista, evidenziando che il tasso di disagio potrebbe non esaurirsi totalmente dopo la fine dell'emergenza Tra i problemi che potrebbero manifestarsi al termine dell'emergenza e visto il lungo periodo di isolamento in casa c'è anche quello dei disturbi alimentari.

Filippo Ferretti
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Corriere Adriatico