Anche a Fermo, all'Astoria, hanno lavorato bene, almeno fino alla metà di luglio. Poi, racconta il titolare Guido Tassotti, «c'è stato uno stop». Solitamente non prendono...
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La riviera
E non c'entra che sulla costa fermana, Porto San Giorgio in primis, sono principalmente le famiglie a venire al mare, e con l'inizio delle scuole è difficile pensare ad un turismo settembrino. «Qualcosa abbiamo a livello di prenotazioni», fanno sapere dal David Palace, dove comunque i clienti non mancheranno. «Ci siamo organizzati in maniera diversa spiega il titolare la convenzione con le squadre di pallacanestro che verranno qui a giocare contro la Poderosa sarà utile. Già abbiamo richieste». Il dato quindi, quasi certo, che emerge sempre di più è che sono soprattutto il turismo sportivo e quello religioso che permettono agli hotel di tenere botta. «A settembre lavoreremo tutti molto con i neocatecumenali, difficile prolungare la stagione balneare», chiude Vecchi dell'Ataf. Tuttavia considerando la crisi, guardando indietro al terremoto e alle previsioni ancor più nere che si facevano alla vigilia, il bicchiere può essere visto mezzo pieno. E per riempirlo del tutto ci vorranno molti sforzi per garantire adeguate programmazioni, fatte per tempo, senza coincidenze che impongano ai turisti delle scelte a loro spesso poco gradite da fare.
Chiara Morini
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Corriere Adriatico