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L'automobile che vola sarà come la AMC Matador Coupe con la quale Francisco Scaramanga fugge da James Bond in 007 – L’uomo dalla pistola d’oro o sarà invece come la Citroën DS con la quale Fantomas decolla sotto il naso del commissario Juve in Fantomas minaccia il mondo? Molto probabilmente sarà invece come la Xpeng: una via di mezzo tra un’automobile e un convertiplano a 4 motori elettrici ciascuno con due eliche controrotanti, ma sempre con le ruote che permetteranno a questa “Flying Car” – per ora è questo il suo nome – di marciare e di apparire come una vera automobile. E di essere anche bella. Una volta infatti che le eliche e i bracci che le sostengono sono rientrati all’interno della carrozzeria, la Flying Car di Xpeng sembra una supersportiva dall’aerodinamica avanzata.
I grandi parafanghi anteriori sono dotati di sfoghi come le auto da corsa e la lunga coda, perfettamente raccordata con parabrezza e tetto, si rastrema come se volesse permettere a questo mezzo di raggiungere velocità da decollo, ma con le ruote ben attaccate all’asfalto.
Quello che distingue la Flying car sono gli enormi convogliatori visibili da dietro e la forma della portiera perfettamente a filo con la carrozzeria/carlinga, priva di una maniglia visibile e dotata di una finestratura che arriva fino al brancardo per permettere la visibilità della zona sottostante al veicolo/velivolo anche lateralmente. Ha due posti, ma la lunghezza è da limousine: 6 metri con un interasse enorme, reso meno esagerato dalle ruote di grande diametro, dotate di pneumatici automobilistici e carenate da coperchi pensati più per il design ed il volo che per il raffreddamento dei freni.
Dunque se andate in montagna, meglio rinunciare a guidare sulle curve, dispiegare il sofisticato sistema di volo, alloggiato a scomparsa sotto il tetto, e arrivare sulle piste via aria.
Per limitare il peso, la Flying Car fa un massiccio utilizzo di fibre composite e ha una batteria in grado di assicurare massima affidabilità e sicurezza insieme ad un’elevatissima densità di potenza energetica. Futuro ancora lontano? Niente affatto: l’azienda cinese sta già raccogliendo preordini promettendo le prime consegne nella prima parte del 2025 con un prezzo pari a 130mila euro. Davvero niente male per coronare il sogno di volare sul traffico a bassa quota, decollando e atterrando in giardino, sul tetto o vicino alla colonnina di ricarica. Ovviamente, a regolare l’utilizzo ci sono legislazioni molto rigide che variano da Paese a Paese e per guidarla non basterà certo la patente B, ma la strada è tracciata e chissà che la svolta non sia davvero dietro l’angolo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico