SALOU – La nona “alla catalana” è quella di Sébastien Loeb. Buon sangue non mente, sopratutto se è quello del “cannibale”, uno...
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La vittoria di Loeb, maturata nella seconda parte della prova, resa più difficile dalle condizioni meteo, non ha modificato in maniera sostanziale gli equilibri in vista della gara che assegnerà il titolo, quella in calendario in Australia, a Coffs Harbour, tra il 15 ed il 18 novembre. A contendersi l'alloro saranno Sébastien Ogier (Ford Fiesta) e Thierry Neuville (Hyundai i20), rispettivamente secondo e quarto in Spagna. Elfyn Evans ha reso un grande servizio al compagno di squadra superando il belga proprio nel power stage soffiandogli il podio per 5 decimi. Neuville ha lamentato di essere stato penalizzato da un sasso “mosso” da Evans, transitato prima di lui.
Con 204 punti, Ogier ha scavalcato Neuville (201) nella classifica generale piloti: era arrivato a Salou con 7 punti da recuperare e la lascia con 3 di vantaggio. Ott Tänak (181), che per l'ennesima volta era stato il più forte nella prima parte del rally, ha dovuto fare i conti con una foratura nella giornata di sabato quando era al comando. Alla fine ha chiuso sesto e con il primo posto nel power stage: ma i punti di recuperare ai due rivali che lo precedono sono troppi. Nella generale, l'estone ha preceduto i due compagni di squadra Esapekka Lappi e Jari Matti Latvala, che aveva dovuto cedere la guida della corsa già dopo il primo stage di domenica.
Hyundai si consola (molto poco) con il quinto posto di Dani Sordo (Andreas Mikkeselsen ha chiuso decimo) e con i punti rosicchiati a Toyota nella graduatoria costruttori: la casa giapponese è salita a 331, quella coreana a 319. Citroen ha piazzato anche la seconda C3 nei 10 con Craig Breen, nono a 2 minuti e 7 secondi dal vincitore. Il continente rosso sarà l'arbitro dell'avvincente sfida che vale gli allori iridati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico