Volkswagen brucia Elon Musk (che ha ripetutamente evocato una Tesla di piccole dimensioni) e anticipa la propria nuova auto che diventa quella di accesso alla gamma elettrica, la...
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«La ID.2all mostra la strada che desideriamo percorrere globalmente – ha sintetizza Schäfer - Avvicinarci ai clienti offrendo tecnologie top di gamma e un design accattivante. Dettiamo il passo nell’ambito della trasformazione per dare ampio respiro alla mobilità elettrica». Il nuovo responsabile del design, Andreas Mindt, ha ricevuto un mandato chiaro, che è quello di far in modo che i modelli a zero emissioni siano inequivocabilmente riconducibili al marchio.
Il successo della ID. Buzz ha segnato una svolta. L’erede elettrico del popolare Bulli ha mantenuto la fisionomia che lo ha reso famoso, rilanciando una sorta di “romanticismo automobilistico” in chiave futuristica. Non a caso quest’anno debutta già la versione a passo lungo (almeno una quarantina di centimetri di lunghezza in più rispetto agli attuali 4,71 metri) destinata a venire impiegata anche per le attese varianti California per il tempo libero. Resta da capire con quale batteria il costruttore intenda proporre la nuova declinazione: con quella a listino ha un’autonomia massima di 420 chilometri. Nel corso dell’anno esordisce anche l’aggiornata ID.3, la prima elettrica prodotta in serie per il mercato di massa da Volkswagen. Il modello è stato rivisto ad appena tre anni dal lancio.
Il costruttore vuole correggere la rotta perché in fatto di volumi è già stata ampiamente superata dalle “gemelle” ID.4 e ID.5, commercializzate lo scorso anno in quasi 193.000 esemplari, più del doppio della ID.3 (76.600) che con i suoi 4,26 metri misura una trentina di centimetri di lunghezza in meno.
Gli interventi stilistici hanno cercato di conferire più personalità alla vettura e, di nuovo, di renderla più coerente con la tradizione di Volkswagen. Il costruttore ha dimostrato di aver ascoltato gli automobilisti anche all’interno dell’abitacolo con un diverso quadro strumenti e uno schermo da 12’’, oltre ad un software di nuova generazione. La percorrenza raggiunge i 546 chilometri con la batteria più grande, da 77 kWh netti, mentre si ferma a 426 km con quella da 58 kWh. Il costruttore ha già promesso un accumulatore di dimensioni più ridotte per limare il listino e per rispondere alla domanda di chi usa la macchina soprattutto in città e necessita di una minore autonomia. Sempre nel corso di quest’anno arriva anche la ID.7, la generosa berlina da quasi 5 metri di lunghezza per la quale sono stati evocati 700 chilometri di autonomia con la quale Volkswagen contende i clienti elettrici a Tesla. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico