OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MILANO - «Credo che la via maestra e quella dell’elettrico e noi dobbiamo giocare fino in fondo la nostra sfida», pero «se verranno inseriti anche il biogas e il biocarburante possiamo assentire alla direttiva europea», senza dimenticarsi di «utilizzare anche l’idrogeno». Questo il prendere-o-lasciare lanciato sulla direttiva auto 2035 dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante due appuntamenti a Milano, al Forum AutoMotive e prima a un convegno promosso da Assogasliquidi-Federchimica. L’Italia, insieme alla Germania, alla Polonia e a pochi altri Paesi non vuole consegnarsi mani e piedi all’elettrico mandando in soffitta decenni di know-how industriale e rivoluzionando in un decennio la mobilita del Vecchio continente con impegnative ricadute sul fronte occupazionale.
La proposta del governo - precisa Pichetto - e dunque inclusiva, aperta a piu alimentazioni dove il nostro Paese vanta colossi energetici e una filiera in grado di cavalcare la transizione. «Nel settore dei trasporti - sottolinea Andrea Arza, presidente di Assogasliquidi-Federchimica - va considerato che il parco auto circolante risulta sempre piu vetusto e difficile da svecchiare, soprattutto in relazione all’attuale crisi economica, che non consente alle famiglie di avere la disponibilita necessaria ad affrontare la spesa per l’acquisto di un’autovettura nuova».
Secondo le stime di Assogasliquidi-Federchimica la misura incentivante potrebbe condurre alla conversione di circa 120.000 veicoli con un risparmio annuo stimato in circa 24.000 tonnellate di CO2, 13 tonnellate di NOx, 97 tonnellate di monossido di carbonio (CO), 1,6 tonnellate di polveri sottili (in termini di PM2.5, PM10 e di PM_exhaust), 69 tonnellate di composti organici volatili non metanici (NMVOC), e 2,5 tonnellate di benzene. Su questa linea e d’accordo lo stesso Pichetto, secondo il quale «bisogna togliere dalle strade i veicoli euro 0-1-2», che sono ancora milioni, e che «inquinano 28 volte piu di un euro6. Questa operazione viene prima dell’elettrico. Se l’obiettivo e la decarbonizzazione - conclude - bisogna dunque fare una valutazione sugli incentivi per renderli piu efficaci».
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico