I successi di Cupra spingono la Seat: pronte al lancio Tavascan e Terracan

La Tavascan della Cupra
La performance record di Cupra, il ritorno alla crescita del brand Seat e la trasformazione della compagnia che ha determinato un netto miglioramento dell’efficienza...

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La performance record di Cupra, il ritorno alla crescita del brand Seat e la trasformazione della compagnia che ha determinato un netto miglioramento dell’efficienza aziendale. Sono i tre fattori chiave che fatto del gruppo Seat, integrato nella galassia Volkswagen, il protagonista di un’operazione rinascita quasi incredibile, come ha dimostrato il presidente Wayne Griffiths illustrando l’andamento del 2023 che, nonostante sia stato un anno ricco di contrasti e di problemi per l’intera industria automobilistica, si è chiuso con i migliori risultati finanziari esibiti dal gruppo spagnolo in 73 anni di storia, consolidando e rafforzando la tendenza positiva che aveva già fatto capolino sul finire dell’anno precedente. Tra i tanti primati troviamo per esempio l’utile operativo, passato a 625 milioni di euro dai 33 dell’anno precedente, il fatturato cresciuto di quasi un terzo a 14,3 miliardi e la redditività giunta al 4,4% (era lo 0,3% nel 2022), in linea sia con l’obiettivo di medio termine quantificato nel 5%, sia con la visione di più lungo periodo che ipotizza per fine decennio un target dell’8-10%.

A determinare questi successi concorrono ovviamente la ritrovata stabilità produttiva che ha riportato alla normalità (o quasi) il ritmo delle forniture alla rete di vendita: le consegne sono aumentate del 35,3% a circa 520.000 unità: 230.000 che rappresentano il nuovo record di Cupra (+50,9%) e 290.000 (tra cui 89.000 Arona e 78.000 Ibiza) della marca Seat, il 24% in più rispetto al 2022. Questi numeri testimoniano l’efficacia di una strategia che negli ultimi cinque anni ha messo sul piatto della rinascita 5,3 miliardi di euro, aumentando del 44% (a 939 milioni) la quota destinata alle attività di Ricerca e Sviluppo, ritenute strategiche in un contesto che vede per esempio il gruppo impegnato, assieme a più di 50 partners, in “Future: Fast Forward”, un progetto da 10 miliardi di euro che punta a trasformare la Spagna in hub della mobilità elettrica in Europa. Al di là dei grandi progetti destinati a ridisegnare il futuro, a Martorell non ci si dimentica di assecondare il momento positivo con prodotti sempre più appetibili per la clientela. Nei programmi della Seat, per esempio, fino alla fine dell’era delle auto a combustione verranno proposti modelli ibridi plug-in e a basso consumo.



In tempi più vicini, è annunciato per il 2025 il rinnovamento di Arona e Ibiza, mentre nei prossimi mesi saranno lanciati una nuova versione dalla Leon e un aggiornamento dell’Ateca. E si ragiona sul possibile ruolo del marchio nel campo della mobilità elettrica. Ancora più intenso e incisivo il programma di Cupra, che intende continuare a essere uno dei marchi con il più elevato tasso di crescita. Già quest’anno, per esempio, oltre all’imminente presentazione delle versioni aggiornate di Leon e Formentor, è previsto il debutto di due novità assolute: Tavascan, secondo modello (e primo Suv) 100% elettrico del marchio, e Terracan, altro Suv che elettrificato lo è solo in parte grazie al powertrain ibrido plug-in di origine Audi. Nel 2025, poi, toccherà a Raval, vettura compatta che promette di scrivere un capitolo nuovo nella storia della mobilità urbana a emissioni zero, raccogliendo l’eredità del rivoluzionario concept – non a caso battezzato Urban Rebel – che ne aveva anticipato forme e contenuti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico