Stinger, chic e tecnologica: la granturismo griffata Kia. Qualità e prestazioni al top

La Kia Stinger
MAIORCA - Semmai ce ne fosse bisogno, la Kia Stinger offre un’ulteriore dimostrazione della capacità di pensare in grande del marchio coreano. Dopo 6 anni, la GT...

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MAIORCA - Semmai ce ne fosse bisogno, la Kia Stinger offre un’ulteriore dimostrazione della capacità di pensare in grande del marchio coreano. Dopo 6 anni, la GT Concept che tanti positivi giudizi aveva suscitato al Salone di Francoforte, quando era stata presentata come proposta di stile del Centro di design europeo del marchio, è diventata un prodotto di serie che eredita il nome di un’altra concept car svelata al Salone di Detroit del 2014 e battezzata, appunto, Kia GT Stinger. Delle due show car mantiene lo stile pulito e filante che anticipa il futuro stilistico del marchio, esibendo un’evidente personalità in dimensioni importanti (è lunga 4.830 mm) e dimostrando di poter entrare a pieno titolo nel panorama delle Gran Turismo.

 

Una vettura tarata sui gusti e le abitudini di guida degli automobilisti europei, ma paradossalmente destinata a fare “bottino grosso” fuori dal Vecchio Continente, che peserà per meno del 10% sulle vendite totali del modello. A dispetto della qualità del prodotto e dell’escalation Kia nella notorietà di marca e nell’immagine, come evidenzia il primo posto nella classifica 2017 tedesca dell’autorevole J.D.Power per la “customer satisfaction”. Riconoscimenti a parte, a nostro avviso la Stinger può affrontare senza complessi la concorrenza più qualificata in termini di qualità, tecnologia, sicurezza e prestazioni. Lo ha dimostrato sul sinuoso tracciato della Rennarena, il circuito alle porte di Palma di Maiorca dove abbiamo guidato la versione più muscolosa, la GT con il 6 cilindri 3.3 twin-turbo a benzina da 370 cv, apprezzandone il carattere esuberante ma sempre controllato, l’eccellente guidabilità e la tenuta di strada, impeccabile anche nelle curve più insidiose affrontate disattivando i sistemi di assistenza alla guida nella modalità Sport+, la più “pepata” delle cinque – le altre sono Smart, Eco, Comfort e Sport – offerte dal “Drive mode select”.

L’anima da granturismo doc è stata ribadita dalla motorizzazione turbodiesel 2.2 da 200 cv che, seppure su cadenze meno esasperate, si è dimostrata brillante, equilibrata, silenziosa e piacevole da guidare. Questa motorizzazione, abbinata alla trazione integrale o posteriore e proposta esclusivamente nello sportiveggiante allestimento GT Line, affiancherà la potente GT in Italia, dove non è prevista la commercializzazione del secondo motore a benzina, il 4 cilindri 2.0 turbo da 250 cv.


Anche dal punto di vista tecnologico, la Stinger ha poco o nulla da invidiare alle più qualificate concorrenti. L’elenco delle dotazioni comprende tutti i più avanzati dispositivi che la Kia accomuna sotto l’etichetta del sub-brand Drive Wise. Ne fanno parte tra gli altri il sistema anti-collisione con riconoscimento dei pedoni, il cruise control intelligente, il monitoraggio del traffico posteriore, l’allarme per l’abbandono involontario della corsia di marcia, il monitor con visuale a 360 gradi con assistenza nelle manovre a bassa velocità, la gestione automatica degli abbaglianti e, per la prima volta in una vettura Kia, il controllo del livello di attenzione del guidatore. In Italia, la Granturismo coreana darà in vendita all’inizio del 2018 con un listino ancora top secret di cui Giuseppe Bitti - ad di Kia Motors Italia - fornisce qualche laconica anticipazione: «Il prezzo d’attacco del turbodiesel sarà ampiamente inferiore ai 50.000 euro, quello della GT abbondantemente sotto i 60.000». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico