Sony aiuta i tassisti con l'intelligenza artificiale. Un progetto per ottimizzare ricerca e corse di 10mila taxi

Un taxi a Tokyo
TOKYO - Sony delinea, molto più concretamente di Uber (che ha rilanciato in questi giorni una stima, già comunicata lo scorso anno, sulla diffusione dei taxi...

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TOKYO - Sony delinea, molto più concretamente di Uber (che ha rilanciato in questi giorni una stima, già comunicata lo scorso anno, sulla diffusione dei taxi “volanti”) quella che potrebbe essere una sostanziale rivoluzione nella fruizione delle auto pubbliche in tutto il mondo. Il colosso giapponese dell'elettronica ha infatti annunciato di essere pronto a fornire alle compagnie di taxi una serie di servizi innovativi basati sull'intelligenza artificiale e in grado di semplificare non solo la ricerca di un'auto pubblica libera da parte degli utenti ma anche di incrementare il tasso di utilizzazione dei singoli veicoli e di gestire le fasi di pagamento.


Una prima sperimentazione partirà entro l'anno con 6 compagnie di taxi che hanno sede a Tokyo, per un totale di 10mila veicoli che saranno “agganciati” al servizio Sony gestito da intelligenza artificiale. I servizi offerti dalla nuova società che è stata formata allo scopo - precisa la nota di Sony - saranno disponibili su una piattaforma accessibile a tutti gli operatori di taxi interessati ad aderire, con la possibilità di personalizzare ulteriormente il sistema ed inserire inedite possibilità di business. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico