Ginevra 2013

Bionde, more, rosse: modelle bellissime tolgono la scena anche alle supercar

Due modelle accompagnano l'esordio di una delle novità esposte al salone di Ginevra
GINEVRA - Bionde, more, rosse. Come la Ferrari. Modelle bellissime provenienti da tutto il mondo hanno catturato l’attenzione di fotografi e visitatori quasi quanto...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
GINEVRA - Bionde, more, rosse. Come la Ferrari. Modelle bellissime provenienti da tutto il mondo hanno catturato l’attenzione di fotografi e visitatori quasi quanto l’ultimo bolide di Maranello esposto in anteprima mondiale al salone svizzero. Carenatissime, spesso infilate in tute aderenti come una seconda pelle o vestite in modo elegante per essere totalmente integrate con la vettura che accompagnano. Alcune volte provengono dal paese che produce l’auto, altre esternano un carattere o una personalità perfettamente in linea brand di cui sono testimonial. Avventurose se si tratta di Suv e un Crossover, atletiche se il tema è la sportività, raffinate se c’è da trasmettere i valori di classe ed esclusività di una costosa ammiraglia. La sfida per eleggere la regina del salone più importante del settore è incerta almeno quanto quella per individuare la nuova auto che avrà maggior successo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico