«L'errore di Austin è capitato. Ci poteva stare dopo tante gare che non sbagliavo. La rottura del motore del Mugello è stata una brutta mazzata per il...
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La delusione di Assen: «Dovevo andare al mare, ma sono stato a casa a fustigarmi.
La sfida tedesca: «Questa è una delle piste un po' meno da MotoGP rispetto al resto della stagione. Qui forse si divertono un po' di più quelli con le moto più piccoline, perché soprattutto la prima parte è molto tortuosa. La seconda parte però è molto veloce e si possono fare delle diverse interpretazioni, specialmente la sequenza di curve a sinistra prima di quella veloce a destra. E' sempre una pista abbastanza interessante, anche se è piccolina».
Il feudo di Marc. Sull'asfalto tedesco il catalano è imbattibile da sei anni, sempre partendo dalla pole. Con l'aggiunta della Honda, in MotoGp, si è formato un binomio che per ora non ha trovato rivali. Ecco perché il suo sorriso è più largo del solito durante la conferenza stampa del giovedì. Domenica si corre la gara numero 9 (su 18) e Marquez ci arriva con un bel vantaggio di punti sugli avversari «istituzionali», Jorge Lorenzo (+24) e Valentino Rossi (+42). «Valentino è lontano, ma non abbastanza - ha messo le mani avanti Marquez - In passato ha già dimostrato di poter andare molto forte nel finale di stagione. Il Sachsenring è sempre stato un circuito positivo per me, vedremo in questo fine settimana come andrà. Magari perché mi ricorda un cartodromo, ha tante curve a sinistra, sulle quali mi trovo meglio». Comunque bisognerà tenere d'occhio il cielo. Come in Olanda, anche in Germania «ogni anno le previsioni sono un punto interrogativo e per domenica è prevista variabilità».
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Corriere Adriatico