Si chiama Ola ma non arriva dalla Spagna. La compagnia con sede a Bengalore è conosciuta come la Uber indiana, e proprio al colosso della Silicon Valley ha deciso di...
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I 2 miliardi di dollari serviranno al gruppo per rafforzarsi sul territorio indiano, il secondo più popoloso a livello globale, e competere con le ben più note black car. La partita è apertissima e Uber è prontissimo a giocare pesante. Dopo l'uscita dal mercato cinese, è Nuova Delhi la nuova terra promessa dell'ncc (noleggio con conducente) americano. Uber ha già annunciato che grossa parte del già preventivato investimento da un miliardo andrà all'India: in pratica il servizio fondato da Travis Kalanick sta dirottando sull'India le risorse destinate alla Cina.
Dopo l'operazione di investimento la valutazione di Ola toccherà quota 7 miliardi di dollari. Il gruppo, lanciato in India nel 2011, ovvero due anni prima dell'arrivo di Uber attuamente è presente in 110 città. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico