Nuova Audi A6, per eleganza, equipaggiamenti e contenuti si avvicina all'ammiraglia A8

La nuova Audi A6
GINEVRA - Chiamatela mini-ammiraglia, se così si può dire di una maestosa berlina di lusso lunga più di 4,90 metri. Il soprannome ci sta tutto perché...

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GINEVRA - Chiamatela mini-ammiraglia, se così si può dire di una maestosa berlina di lusso lunga più di 4,90 metri. Il soprannome ci sta tutto perché la nuova Audi A6 che si è vista in anteprima al Salone di Ginevra e sarà lanciata la prossima estate, utilizza moltissime componenti della limousine A8, la raffinata ammiraglia del marchio dei quattro anelli. Primo fra tutti, il tecnologico sistema di infotainment di bordo, dal quale si comanda tutta la multimedialità dell’auto e la climatizzazione. Il sistema abbandona il tradizionale pomello rotante di comando e adotta la medesima configurazione di quello dell’A8: un enorme doppio display - quello superiore da 10,1 pollici, l’inferiore da 8,6 - i cui schermi prendono vita quando si sfiorano i tasti di comando sulla console di bordo. Audi ha portato a bordo della A6 la tipica gestualità di comando di un telefonino: il sistema si aziona in modalità touch e drag&drop. I tasti sono tutti a sfioramento e quando vengono premuti restituiscono un feedback tattile con una vibrazione (la cui intensità è regolabile) analoga a quella che si avverte quando si toccano i tasti di un iPhone di ultima generazione.

 

È il modo migliore per comandare una miriade di interruttori privi di scatto meccanico e sentire sulle dita il feeling dell’effettivo azionamento della funzione. I comandi possono essere impartiti al sistema multimediale dell’A6 sia con input fisico (pulsante a sfioramento), sia mediante scrittura con la punta del dito sullo schermo, sia direttamente a voce: l’auto riconosce un certo numero di comandi vocali. L’A6, insomma, è un nuovo passo in avanti verso quel concetto di intelligenza artificiale nell’automobile che ormai non è distante troppi anni dall’obiettivo. Le capacità tecnologiche della nuova Audi A6 fanno passare in secondo piano l’aspetto esteriore e il nuovo design spigoloso della vettura, che segue il nuovo linguaggio stilistico Audi fatto di superfici tese, linee vigorose e bordi affilati.
L’A6 è lunga praticamente come la precedente (appena 7 mm in più) e alta uguale (1.457 mm), ma le linee scolpite della fiancata la fanno apparire più snella e l’accurato studio delle luci a led sul frontale dona a questo modello un’identità particolare rispetto al resto della gamma Audi. La A6 avrà al debutto quattro motorizzazioni diverse: tre turbodiesel TDI e un TFSI V6 turbo benzina da 340 cv. I diesel, i più interessanti per il nostro mercato, sono da 2 e 3 litri.

Il primo è il modello d’accesso, denominato A6 40, accreditato di 204 cv con cambio S tronic a 7 marce. Gli altri propulsori a gasolio invece sono V6 3 litri in due livelli di potenza: da 231 cv e 286 cv, dotati di grandissima coppia (500 e 620 Nm rispettivamente) con consumi dichiarati di 18,1 km/litro per quello da 231 cv e di 17,2 km/litro per l’A6 più potente. I due diesel 6 cilindri 3 litri vantano anche il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione integrale quattro, a differenza della A6 2.0 TDI che monta il sistema Ultra (una trazione 4x4 on demand, che disattiva la motricità sulle ruote posteriori quando non serve).


Tutti i motori della A6 sono dotati di funzionalità mild-hybrid, il che significa una elettrificazione parziale che non interviene sul motore ma sugli accessori (pompe, alternatori, turbine) per ridurre gli attriti e di conseguenza anche i consumi. Tra i sistemi di assistenza alla guida previsti, ci sono quelli per il parcheggio e l’uscita dal garage. Manca soltanto la guida autonoma a livello 3 che resta esclusiva della A8, dove peraltro è disattivata in attesa di nuove normative.
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Corriere Adriatico