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YPRES – Monologo Hyundai nella prima giornata del Rally del Belgio, inserito quest'anno nel calendario del World Rally Championship per effetto della cancellazione della prova britannica che avrebbe dovuto sostituire quella tedesca. Tutte le 7 cronometrate disputate (l'ottava, il secondo passaggio sulla Zonnebeke, poco meno di 9,5 chilometri, è stato annullato dagli organizzatori per motivi di sicurezza) sono state vinte da piloti alla guida di auto del costruttore coreano.
Thierry Neuville (Hyundai i 20 coupé) se ne è aggiudicate quattro e contava di bissare il successo della Zonnebeke per incrementare il proprio margine.
Sull'asfalto belga, ottava delle dodici tappe del calendario iridato, le Toyota Yaris si sono trovate meno a proprio agio che sullo sterrato, anche se finora la sola prova di questa stagione sfuggita al costruttore giapponese si è disputata sulla neve. Il campione del mondo in carica, il transalpino Sébestien Ogier, che si era imposto sia a Montecarlo, sul tracciato misto, sia in Croazia, unico precedente sull'asfalto nel 2021, è sesto a quasi 40 secondi da Neuville, che non vince nel Wrc dal gennaio del 2020. Kalle Rovanperä, il migliore del team Toyota Gazoo Racing, è quarto a meno di un secondo e mezzo dall'estone Tänak.
Elfyn Evans, il secondo della classifica mondiale, lo segue a 8 decimi. Katsuta Takamoto, con la quarta Yaris, è settimo a 1:24.5. Per le Ford Fiesta della scuderia M-Sport la gara non è cominciata bene. Al terzo stage Adrien Fourmaux è stato costretto al ritiro per una via di un incidente, mentre al quarto è uscito di strada Gus Greensmith che pertanto è già lontanissimo dalla Top 10. Sabato sono in programma altri 8 stage per un totale di poco meno di 120 chilometri.
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Corriere Adriatico