JEREZ - I test ufficiali MotoGP a Jerez de la Frontera si chiudono nel segno di Maverick Vinales. Il pilota Yamaha è il più veloce in una giornata dove la...
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Anche Valentino Rossi ha lavorato sull’importante novità della giornata. Il Dottore ha messo a referto un totale di 60 giri, ma non è andato oltre un 21/o tempo (1’40”463). Da parte sua Marc Marquez ha provato un nuovo scarico, quello che Cal Crutchlow ha usato per tutto il fine settimana di GP anticipando da satellite il test per i piloti ufficiali. A sua volta il britannico del team LCR Honda ha continuato la prova del nuovo finale e nuove mappature per l’elettronica. Un lavoro simile per Dani Pedrosa, vincitore della gara a Jerez. I due piloti HRC hanno confermato il buon passo mettendo a referto il secondo e terzo miglior tempo della giornata. Per il numero 93 1’38”637 mentre il pilota di Sabadell paga un ritardo di 0”081 da Vinales. Il britannico della scuderia satellite si ferma al settimo posto della tabella tempi. Si era parlato di test su nuove carenature per il Ducati Team, ma così non è stato. La scuderia di Borgo Panigale ha lavorato con le nuove gomme anteriori e Jorge Lorenzo ha chiuso come miglior sesto alle spalle del collega di box Andrea Dovizioso.
Meglio dei piloti Ducati è andato Aleix Espargaro che, reduce dalla solida top-10 di ieri, ha lavorato sul setting e su nuove opzioni di pneumatico Michelin, oltre che testare il comportamento di un nuovo forcellone e della carena anteriore deportante. Ne sono venuti riscontri cronometrici molto buoni: il pilota spagnolo ha effettuato 69 giri in totale, il migliore dei quali in 1’38”999 (quarto migliore della giornata). «Sono soddisfatto di questo test - ha detto Espargaro - abbiamo provato tante cose e sono riuscito ad essere più competitivo rispetto alla gara di ieri. Stiamo lavorando per capire bene il comportamento della moto nei trasferimenti di carico, la RS-GP è infatti estremamente stabile in frenata ma soffre quando rilascio il freno. Nel complesso abbiamo fatto un passo avanti in termini di conoscenza della moto e abbiamo molti dati su cui lavorare da qui alla prossima gara».
Corriere Adriatico