MISANO - Valentino Rossi è il protagonista assente del Gp di San Marino. Manca ai tifosi, manca alla corsa e manca anche agli avversari che spesso in lui trovano il metro...
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«Essere al gran premio di casa come leader del campionato non me lo aspettavo proprio - ha aggiunto Dovizioso - e sono davvero contentissimo. Quando sono arrivato da casa in macchina, la sensazione è stata molto bella e nuova. Qui non sono mai salito sul podio, ma i test ci hanno dato buoni riscontri e faremo di tutto stavolta per arrivarci». Un risultato quasi obbligato nel serrato confronto con i due spagnoli, pronti ad approfittare di ogni suo errore nelle prossime sei gare. «I miei avversari sono comunque molto forti e sarà una battaglia fino alla fine della stagione. Il campionato è totalmente aperto», ha aggiunto il forlivese. Il più agguerrito è di sicuro Marquez, tradito dal motore della sua Honda a Silverstone.
«Su questa pista ho ottimi ricordi - ha detto lo spagnolo -. I test sono andati bene ma dovremo capire alcune cose, come il livello di grip e migliorare di sessione in sessione. Il tempo atmosferico sembra instabile ma dovremo adattarci anche a questo. Di certo sull’asciutto il nostro livello è buono. »Qui dobbiamo arrivare a raccogliere il massimo», ha esordito invece Vinales -. Daremo il massimo e voglio fare una bella gara. Valentino non correrà ed è un vero peccato. Sarebbe stato interessante per paragonare le moto», ha aggiunto il compagno di squadra. Intanto, Rossi lavora giorno dopo giorno per il rientro.
«Dipende da come starà la gamba, come reagisce al lavoro, se non si gonfia, bisogna vedere come sto io - ha detto il Dottore da Tavullia in un’intervista esclusiva a Sky Sport -. L’altra volta sono tornato dopo 40-41 giorni al Sachsenring, e quindi più o meno ci saremo con la tempistica di Motegi. Aragon è molto prima, quindi è difficile. Però noi tutte le mattine proviamo e vediamo». Perdere due gare, secondo i suoi avversari, può essere decisivo per la sua stagione. «Sarà dura per lui rientrare, certo dipenderà dai punti che faremo», ha confermato Dovizioso e anche gli altri hanno concordato che avere tre piloti davanti rende un’eventuale rimonta davvero difficile. Diverso sarebbe con un ‘miracolosò ritorno ad Aragon.
Corriere Adriatico