MILANO - Sono frequenti le «liaison» tra case auto e alta cucina, come testimoniano i molti eventi «conditi» dal contributo gastronomico di qualche...
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Entrambi i partner condividono infatti una cultura ispirata ai principi di inclusione e solidarietà che Mini interpreta in modo coerente sia con la propria filosofia di marca, sia attraverso il forte impegno del Gruppo Bmw nella Responsabilità sociale d'impresa che la filiale italiana pratica a tutto campo – dalla cultura all'inclusione sociale, dal dialogo interculturale alla sostenibilità per non parlare della sicurezza – con una nutrita serie di iniziative che sotto la comune etichetta «Specialmente» hanno già raggiunto oltre 900.000 persone. «Nella convinzione – commenta Roberto Olivi, direttore Comunicazione di Bmw Group Italia – che sia giusto restituire qualcosa a un Paese che ci ha dato tanto».
Bottura si muove sulla stessa falsariga («Quando si arriva a un certo punto, è giusto restituire»), restando nel suo campo d'azione, con l'associazione «Food for Soul» creata assieme alla moglie Lara Gilmore «non per fare beneficienza, ma per coscienza e senso di responsabilità». Un progetto globale nato nel 2016 sulla scia dell'Expo di Milano incentrata sul tema «Nutrire il pianeta».
Sono nati così i Refettori come quello di Piazza Greco a Milano, dove è stata presentata l'inedita alleanza e dove ogni sera 96 persone, tutte coinvolte in progetti di reinserimento sociale, possono gustare grazie alla dedizione di 80 volontari le prelibatezze preparate sotto l'attenta supervisione del maestro Bottura, che vede nella tavola un prezioso strumento di socialità e condivisione. E non si tratta di riproporre gli avanzi («Nel mondo siamo 7 miliardi, si produce cibo per 12 eppure ci sono 890 milioni di peesone che non hanno nulla da mangiare»), ma di ricette rielaborate ad hoc che offrono un esempio lampante di come sia possibile ridurre gli sprechi alimentari attraverso il riutilizzo.
Oltre che a Milano, le iniziative di «Food for Soul» sono già attive non solo a Bologna, Modena e Napoli, ma anche a Rio De Janeiro, Londra e Parigi, mentre le prossime tappe già programmate sono il Messico, San Francisco e New York. «Noi andiamo dove ci chiamano – confessa Bottura – ma il mio sogno è di approdare prima o poi a Betlemme».
Gli fa eco Stefano Ronzoni, direttore del marchio nell'ambito di Bmw Group Italia, ricordando come questa collaborazione sia il primo progetto esclusivamente Mini nel campo della Corporate and Social Responsability e che con l'Associazione dei Bottura il brand britannico condivide l'approccio verso l'altro con la speranza (perché no?) di fare scuola: «Ci piace l’idea che quello che facciamo possa essere visto dagli altri come qualcosa da cui trarre spunto, che possa indicare i trend del domani anticipandoli».
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Corriere Adriatico