​McLaren Speedtail, la “coda lunga” che raggiunge i 403 km/h con la tecnologia della Formula E

La McLaren Speedtail al Johnny Bohmer Proving Grounds, presso il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida
ROMA - Il club dei 400 chilometri all’ora sta per arricchirsi di un nuovo membro. Si chiama McLaren Speedtail e la sua identità è già nota, ma ora se ne...

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ROMA - Il club dei 400 chilometri all’ora sta per arricchirsi di un nuovo membro. Si chiama McLaren Speedtail e la sua identità è già nota, ma ora se ne sa qualcosa di più dopo che sono state completati tutti i test che precedono la messa in produzione della vettura più veloce e potente che sia ma stata prodotta a Woking.

 
La Speedtail raggiunge infatti i 403 km/h pari alle anglosassoni 250 mph, punta toccata per oltre 30 volte da Kenny Bräck, il capo dei collaudatori di McLaren che ha spinto al massimo l’ipersportiva britannica al Johnny Bohmer Proving Grounds che si trova presso il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. Il progetto BP23 – così è conosciuto internamente – ha passato anche il vaglio di altri famosi centri prova come quello spagnolo di Idiada e di Papenburg (Germania).
 
La Speedtail appartiene alla categoria che McLaren definisce Ultimate Series, il vertice della tecnologia e delle prestazioni. Sono prodotte in serie limitata come lo è la Senna e lo è stata la P1, nello spirto della mitica F1, la stradale con motore BMW V12 progettata da Gordon Murray negli anni ’90 alla quale anche la Speedtail si riallaccia per almeno 3 aspetti: la disposizione dei sedili, 3 frontemarcia con quello guida centrale, la produzione limitata a 106 esemplari e il soprannome dato al primo prototipo di Albert, nomignolo che viene da Albert Drive dove la McLaren ha la sua sede.
 
Così come allora, il nome esprime la natura profonda di queste due vetture: la F1 era l’auto allora più vicina ad una monoposto, la Speedtail concentra in un’unica parola quelle inglesi che esprimono la velocità (speed) e la grande coda (tail) che ne porta la lunghezza a 5,14 metri. In questo caso, l’ispirazione viene piuttosto dalle gare di durata dove la McLaren ha messo il proprio sigillo nel 1995 alla 24 Ore di Le Mans proprio con la F1 battendo clamorosamente i prototipi.
 
La Speedtail ha naturalmente scocca e carrozzeria in fibra di carbonio ed è anche la McLaren con il coefficiente di penetrazione più basso nella storia. Il dato non è stato reso noto, ma è chiaro che, al contrario di altre realizzazioni della casa, l’obiettivo primario non è stato l’aderenza al suolo, bensì raggiungere la massima velocità possibile ed esplorare nuove aree del concetto di efficienza che in aerodinamica esprime il rapporto tra deportanza e resistenza all’avanzamento. Non a caso, i retrovisori sono sostituiti da telecamere retrattili.
 
A spingere la Speedtail ci pensa, così come la P1, un sistema ibrido che qui esprime 1.070 cavalli e 1.150 Nm e il cui cuore è il V8 4 litri biturbo da 757 cv e 800 Nm con cambio doppia frizione a 7 rapporti. Ma la parte più interessante è quella elettrica dove la McLaren mette a frutto tutta l’esperienza maturata in Formula E. Il motogeneratore da 230 kW infatti ha una densità di potenza di 8,3 kW/kg, il doppio di quello che qualsiasi altra vettura sportiva. A conti fatti, vuol dire che pesa meno di 28 kg ed è gestito da un inverter allo stato dell’arte.
 
La McLaren Applied Technology fornisce la batteria per le attuali monoposto di Formula E e la Speedtail sfrutta a pieno il travaso tecnologico dalla massima serie elettrica. La sua batteria di forma cilindrica ha una capacità di 1,647 kWh e una potenza di 270 kW, ma il dato più clamoroso però è la densità di potenza: 5,7 kW/kg, il migliore di qualsiasi auto stradale ibrida o elettrica, il quadruplo di quello della P1. Innovativo il sistema di raffreddamento realizzato attraverso un olio isolante nel quale le celle sono immerse e che assicura stabilità e affidabilità massime anche nelle condizioni di utilizzo più gravose.
 

Il risultato di tanta raffinatezza tecnologica e attenzione alle masse è una vettura che pesa solo 1.430 kg, con un rapporto peso/potenza di 1,34 cv/kg che si trasforma in una terrificante capacità di accelerazione: da 0 a 300 km/h in 13 secondi. Un dato che parla da solo insieme ai succitati 403 km/h di velocità massima e al prezzo: oltre 2 milioni di sterline. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico