DETROIT - Sergio Marchionne ringrazia Donald Trump, che in un tweet aveva ringraziato il gruppo Fiat Chrysler Automobiles per l’investimento da un miliardo di dollari...
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Parlando nella conferenza con la stampa straniera al salone dell’auto di Detroit, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles ha spiegato che la decisione di ieri - quella che prevede un miliardo di dollari in Usa e la creazione di 2.000 posti - «era prevista da tempo. Non c’è nulla di insolito, è solo la continuazione di una riorganizzazione degli impianti per l’internazionalizzazione della Jeep» e per puntare sul pickup track a marchio Ram. «La cosa bella dell’annuncio di ieri è che è stato senza sforzi», una «coincidenza» che si sia verificato in un periodo in cui Trump ha preso di mira - a colpi di tweet - gruppi come Gm, Ford e Toyota.
«Abbiamo bisogno di chiarezza, non siamo gli unici ad averne bisogno», ha continuato a chi chiedeva un commento sulle ipotetiche politiche del 45esimo presidente Usa, che ha minacciato l’imposizione di dazi doganali alti per chi importa in Usa vetture prodotte in Messico. «Ci adegueremo quando le regole cambieranno, se cambieranno. Non abbiamo scelta. Ci vuole tempo per adeguarsi ma per ora sono solo speculazioni su quello che farà. Aspettiamo».
Corriere Adriatico