Lexus UX, il crossover compatto per conquistare l’Europa: tanta sicurezza e nuovo ibrido

La nuova Lexus UX
GINEVRA - Eccola finalmente la Lexus UX, la nuova crossover con la quale il marchio premium di Lexus accoglie un modello a ruote alte più piccolo della NX e attacca il...

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GINEVRA - Eccola finalmente la Lexus UX, la nuova crossover con la quale il marchio premium di Lexus accoglie un modello a ruote alte più piccolo della NX e attacca il segmento occupato dalle varie Audi Q3, BMW X1 e X2 e la Mercedes GLA per raggiungere nuovi obiettivi di vendita a partire dall’Europa e dall’Italia che sarà per la nuova UX il mercato più importante del Vecchio Continente raddoppiando i volumi attuali.


UX sta per Urban Crossover. La nuova Lexus UX – sigla che sta per Urban Crossover – deriva dall’omonimo concept presentato in occasione del Salone di Parigi del 2016 e ne mantiene in gran parte lo stile, però con meno spigoli rispetto anche alla NX. Lunga 4,49 metri, è alta 1,52, larga 1,84 e ha un passo di 2,64 metri. È basata sulla piattaforma GA-C, altra denominazione della TNGA che è già patrimonio della Toyota C-HR, dunque utilizza molti acciai ad elevata resistenza, uniti al laser e da resine speciali, ma riesce ad essere più leggera grazie all’utilizzo dell’alluminio per portiere, parafanghi e cofano e del portellone in materiale termoplastico che ospita anche il grande gruppo ottico unico da oltre 200 led, che si assottiglia al centro fino a 3 mm e ai lati si inarca formando piccole alette. Hanno un effetto estetico particolare e anche aerodinamico, inoltre le ritroveremo anche su altre Lexus del futuro.

Interni a tutto Washi e Sashiko. Apparentemente ottima l’abitabilità mentre per il bagagliaio l’unica misura al momento disponibile è la sua lunghezza di 791 mm. Particolarmente bassa anche la posizione di guida, grazie anche ad un punto di attacco del parabrezza molto favorevole. Calda e avvolgente la plancia, con il cockpit molto raccolto e sormontato dalle solite due manopole e la consolle al centro che è rivolta verso il guidatore e presenta comandi fisici a cursore con luci di indicazione annesse. Il resto si fa con la voce e il touchapd del sistema infotelematico con lo schermo posto in alto. Particolari esclusivi sono le bocchette illuminate senza fili, per dare un effetto sospeso al buio, e i rivestimenti sulla plancia che replicano l’effetto del washi, ovvero della carta utilizzata in Giappone per i separé. Altro elemento del Sol Levante è il Sashiko, la tecnica di cucitura e imbottiture utilizzata per le tute da combattimento di kendo e judo.

Tanta sicurezza e un nuovo ibrido. La nuova UX offrirà una dotazione di sicurezza all’altezza con il sistema pre-crash, capace di rilevare i pedoni anche nelle ore notturne, il cruise control adattivo, il mantenimento delle corsia, la lettura dei segnali , I fari a Led attivi e il sistema di visione perimetrica che frena la vettura nel caso rilevi un ostacolo o una persona durante una manovra. La UX promette un baricentro molto basso e ha le sospensioni multi-link posteriori, a richiesta con controllo elettronico. Nuovo il sistema ibrido con motore 2 litri da 177 cv, sia con la trazione anteriore sia con quella integrale grazie ad un motore elettrico posteriore capace di imprimere sulle ruote posteriori fino all’80% della coppia totale trasmessa a terra in quel momento dal sistema di propulsione.


Arrivederci al 2019. In altri paesi ci sarà anche un 2 litri tradizionale accoppiato ad una nuova trasmissione CVT di nuova concezione, dotata di struttura mista: ingranaggi e cinghia a pulegge mediati da una frizione multidisco. Permette l’utilizzo sequenziale su 7 rapporti e promette di eliminare del tutto l’effetto elastico con cambiate immediate. C’è solo da augurarsi che, se davvero mantiene quello che promette, questo tipo di trasmissione trovi altre applicazioni all’interno della produzione Lexus e Toyota. La Lexus UX sarà prodotta in Giappone, sarà un modello globale e arriverà nelle concessionarie all’inizio del 2019 con l’obiettivo di spingere le vendite del marchio in Europa oltre la soglia delle 100mila unità dalle 74.600 dello scorso anno, il 94% con l’ibrido. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico