Le pagelle del GP di Singapore: Sainz perfetto, Hamilton, podio d’esperienza. Alonso assente nel giorno più atteso

Il podio del GP di Singapore
SAINZ 10 Semplicemente perfetto. Una vittoria alla Niki Lauda. Più veloce di tutti quando serviva (in qualifica) ma capace di andare più piano di tutti in gara per...

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SAINZ 10
Semplicemente perfetto. Una vittoria alla Niki Lauda. Più veloce di tutti quando serviva (in qualifica) ma capace di andare più piano di tutti in gara per salvaguardare le gomme. Un capolavoro poi la sua geniale idea di tenere Norris in zona Drs per aiutare lui e se stesso a proteggersi dalla rimonta Mercedes. Ci vuole freddezza e tanto autocontrollo per guidare così. 

FERRARI 9
C’è più merito di Sainz che di Ferrari nella vittoria, ma il Cavallino ha avuto la capacità di preparare un’auto competitiva per questa pista e di praticare quel gioco di squadra che era mancato a Monza: ha sacrificato Leclerc a metà gara per fare da cuscinetto alla rimonta degli avversari. Crudele per Charles, ma la posta in gioco era altissima. 
HAMILTON 8
D’esperienza ha agguantato un podio. È stato fin troppo corretto a inizio gara superando due avversari fuori pista e restituendo la posizione quando non era obbligato a farlo. Può mangiarsi le mani: non l’avesse fatto, si sarebbe giocato la vittoria con Sainz.
LAWSON 8
Il “deb” neozelandese che sostituisce l’infortunato Ricciardo sull’Alpha Tauri, con il 9° posto ottiene i primi punti iridati. Se continua così preferiranno lasciare lui in macchina piuttosto che rimettere Ricciardo.
NORRIS 7,5
Ancora un secondo posto, molto per merito di Sainz che lo ha aiutato “tirandolo”. Bravo a capitalizzare, ma non ha mai fatto un tentativo per ambire a quella vittoria che gli manca.
VERSTAPPEN 7
Il suo record di vittorie consecutive si ferma a quota dieci. Ma in gara, dopo un sabato in cui sembrava l’ombra di se stesso, si è riscattato con una corsa all’altezza della sua classe. Pure penalizzato dalla safety car, è riuscito ad arrivare in scia a Leclerc. 
LECLERC 6
Così così… Dopo una bella partenza, si è trovato a un certo punto nella situazione di dover sacrificare la propria gara per aiutare Sainz. Ma non può recriminare perché ci si è messo lui in quella condizione sbagliando il giro di qualifica.
RUSSELL 6
Era da 9 se non fosse per il gravissimo errore a due giri dalla fine che gli ha tolto il podio che si era meritato. Gli manca la freddezza per gestire situazioni dove più che il piede conta la testa.
MERCEDES 5,5
Tattica rischiosissima quella di fermare per un secondo pit stop tutti e due i suoi piloti in zona podio. In quei casi, di solito, ci si copre dai rischi fermandone uno sì e l’altro no. Puntavano al piatto grosso, invece hanno raccolto briciole.
ALONSO 5

È dall’inizio dell’anno che aspettava una gara “pazza” con la Red Bull fuori gioco per puntare alla vittoria: e quando questa situazione arriva, che succede? Lui e il team non si fanno trovare pronti. Desolatamente ultimo dopo diversi errori. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico